La frustrata
Nel silenzio di un giorno scontato
arriva, di colpo, un abbraccio
una morsa stretta ed inopportuna
forte nei muscoli e nei nervi
calda come presa da febbre.
Mi contagia
inizio a bruciare anch’io
perdendo coscienza di tutto il resto
confusa
nel rumore dei miei stessi gemiti.
Vinta da tanta furia
mi vergogno, come fosse colpa mia
non poter ricambiare tanta violenza;
le frustate ammaestrano i leoni
i tuoi abbracci m’insegnano ad odiarti.