Quando sono andata dal medico per il certificato necessario all’attività sportiva, mi ha detto “Sono tanti i piaceri negati ai disabili, spesso anche ciò a cui potrebbero accedere facilmente si scontra con restrizioni e dinieghi immotivati. Invece la nostra costa è ricca di flora e fauna e sono molto contento che tu voglia immergerti e godere della sua vita.”
Lo farò ma, oggi ho fatto la prova in piscina. Sabato 20 aprile, il giorno aperto allo sport acquatico per i diversamente abili, a Taranto.
Sì, sono troppi i piaceri a cui noi stessi rinunciamo per paura che possano chiedere il conto alla nostra salute, un prezzo alto perché nulla è gratis.
Così spesso anche lo sport paga per noi il dazio come terapia riabilitativa, sottoposto alla domanda fatidica: “Vale la pena? Quanto aiuta il mio movimento?”
Il piacere, la sfida ai propri limiti, il gioco con l’esperienza del mondo… Gente continua a dirmi: “Pensa alla salute.”
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