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La voce del futuro

La voce del futuro

In questi giorni, come sempre, ascolto alla radio un programma pomeridiano che offre spunti di riflessione e approfondimento, molto interessanti. Mi piace nella solitudine del primo pomeriggio, accendere la radio come mi raccontava mia nonna… Sentire la radio come stando intorno al falò per scaldarsi l’animo sperando il meglio per il prossimo futuro.

Chiaramente, quella era la radio del tempo della seconda guerra mondiale o poco dopo, quando la radio era una voce dal futuro o da città lontane anni-luce. Quando ascolto “Fahrenheit” su radio-tre penso sempre alla radio della nonna…

La trasmissione del nuovo millennio si occupa di cultura, libri, scuola. Nei giorni scorsi hanno parlato del libro “La storia ci salverà”, titolo appropriato per la situazione che stiamo vivendo fra quarantena e paura del contagio senza fine (cura e vaccino, quando?), ma l’autore Carlo Greppi, mi ha colpito nel dire che la storia di questo periodo la dovremmo leggere e approfondire sui testi di letteratura che si stanno scrivendo, non certo sui giornali.

1) comprerò e leggerò il suo libro appena finita questa storia perché una persona deve darsi degli obiettivi da raggiungere per uscire almeno con i propositi dall’aspirale della malattia. (Ma dopo aver comprato il libro “Corpi speciali” di Francesca d’Aloja )

2) Che letteratura ho letto su questa situazione, per poterci capire qualcosa? Il diario della quarantena che Cosimo Argentina sta scrivendo quotidianamente su FB e il racconto “L’amore al tempo del covid-19” di Antonio Manzini che Sellerio ha pubblicato gratuitamente. Due scritture oneste, la quarantena ha posto interrogativi inediti. La didattica a distanza con i figli che devono isolarsi nelle stanze e le case che non hanno stanze per tutti, la convivenza di famiglie che condividono il tetto ma non il tempo sotto allo stesso tetto. I cani costretti a uscire spesso e i duelli a distanza nei supermercati, per accaparrarsi l’ultimo pacco di guanti in lattex. Ancora nessuno scrive di cambiamenti, tracciando la linea di demarcazione tra il prima e il dopo, ma chi scrive si trova dentro, forse è ancora presto per trovare letteratura su questa quarantena, sapere che qualcuno la sta scrivendo è di conforto!

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