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La vita è tutta un festival. Parola di Donald Trump

La vita è tutta un festival. Parola di Donald Trump

donald-trump I grandi comici sono persone serie e tristi.
Diamo per buona questa constatazione, resta da dimostrare la ragionevolezza della sua implicazione opposta (il comune VICEVERSA)….
Signori e signore, accorrete numerosi al festival letterario che si terrà ad Andria il primo week-end di Maggio. Un week-end indimenticabile che prenderà il via dall’incontro sul tema “La morte: quale futuro?”
Questa sarà la prima edizione del “festival della disperazione”, un’opportunità per la crescita interiore di ogni uomo. Appena appresa la notizia dall’intelligence inglese, the President Donald Trump ha fatto sapere, tramite i suoi gorilla più fidati, che presiederà i lavori di ricerca avendo lui maturato esperienza a riguardo.
Le credenziali di mr. President sono ineccepibili. Partiamo dall’elezione avvenuta col favore del vento siberiano che soffiando sui microchip statunitensi ne ha compromessa la capacità effettiva di funzionamento, primo effetto: la Russia comunista ha vinto la guerra fredda e conduce gli americani a guinzaglio…. E questo al grido trionfante di “America first”.

Segue la bruciatura ottenuta con l’opposizione alla riforma sanitaria voluta da Obama. (Sembra che spazientito Trump abbia commentato: ”Anche i pezzenti vogliono i dottori, non c’è più morale contessa”). Colpa dei giudici, quelli che hanno bloccato il blocco alle importazioni di mussulmani cattivi dai paesi con cui rapporti commerciali non sono remunerativi. Fermata anche la costruzione del muro anti-messicani…. Certo che la “cucaracha” balla e canta se nessuno si addossa la responsabilità di schiacciarla!
I fallimenti sono la molla verso il futuro, la depressione stimola il riscatto, così obiettano i lettori del circolo di Andria che hanno organizzato il festival. Infatti, Donald non si è fermato ha mostrato la sua forza Lanciando ben 59 tomahawk per punire il siriano ribelle col minimo dei danni possibili (l’hanno sentito commentare:… “un vero siriano fuggiasco cerca la morte cara” come scrive Dante, brutto ignorantone perché non ti sei buttato sotto i miei missili?). Un lancio incredibile secondo solo allo sganciamento della “madre di tutte le bombe” GBU-43 in Afghanistan, minaccia clamorosamente fallita considerato che nemmeno la Corea del Nord si è ammutolita (d’altra parte come Thomas Harris insegna, il silenzio è degli innocenti). Nel frattempo la Cina continua il suo terribile dumping a scapito del marchio commerciale di Trump contro cui sembra rivoltarsi anche Putin deluso dall’atteggiamento perdente di Trump.
“Nessuno mi può giudicare…” canta Trump al festival sbagliato….ma bisogna pagare per assistere alla sua esibizione. Un prezzo amaro, per info e prenotazioni: ww.festivaldelladisperazione.it

programma-festival-della-disperazione

4 Comments on "La vita è tutta un festival. Parola di Donald Trump"

    Già. Stay hungry stay foolish recitava Steve Jobs ma certo non intendeva la follia di Mr President…tutto un altro “spessore “

    Raffaella, parli di un genio vero, ma the president ha la ampadina di Aladino… anche se non sa come si usa!

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