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La PRIMAVERA italiana

La PRIMAVERA italiana

 

Il 25 Aprile è festa nazionale, in Italia.

Nessuna retorica, oggi si festeggia il trionfo della “gens italica” sulla guerra, sull’occupazione straniera, sull’odio che contrappose fratelli ai fratelli.

Oggi siamo liberi di festeggiare o, anche, di non farlo; dipende dalla nostra volontà. Esultare, ringraziare o, banalmente, rimanere indifferenti, tutte queste opzioni di scelta sono il frutto succoso della primavera italiana, quella che fiorì nel 1945 a termine di un lungo inverno di sangue e dolore atroce.

Oggi si canta l’inno alla libertà senza sapere cosa significhi, realmente, esserne privi. Fortunatamente io e la mia generazione possiamo solo immaginare ed ascoltare le parole di chi il 25 Aprile lo ha fatto.

Tina Anselmi, il primo ministro donna e militante nella DC racconta della Liberazione: ”La notte del 24-25 Aprile 1945 ero nel comando tedesco con il comandante della mia brigata, il colonnello assegnato da Hitler alla nostra piazza e un sacerdote per testimone. Eravamo lì per fare un accordo, andando via da Castelfranco Veneto, loro non avrebbero dovuto bruciare le case ed infierire sulla popolazione e noi, brigata partigiana, avremmo garantito l’incolumità dei soldati durante la ritirata. Ma questo non avvenne, i tedeschi fucilarono 120 ragazzi fra cui c’era,anche, il fratello della mia compagna di banco.”

A questo si aggiunge la pagina scritta da Pietro Ingrao, giornalista ed esponente del PCI: “Scattò per prima Genova che bloccò la via della ritirata al contingente tedesco e costrinse il generale Meinhold alla resa. A Torino fu più complicato l’incontro tra le truppe partigiane che calavano dai monti e la massa degli operai già insorti il 26 Aprile: e la città si trovò a fronteggiare isolata le truppe tedesche nello scontro attorno attorno alle fabbriche (Lancia a Mirafiori): finché intervenne l’aiuto dei partigiani. L’ultimo reparto dei nazisti capitolò nelle mani delle truppe alleate il 3 Maggio.”

Il 25 Aprile è il giorno fissato, il giorno del risveglio e della fioritura della Democrazia italiana, legittimata dal successivo Referendum e sancita dalla Costituzione.

Ora possiamo goderci la Libertà.

Di Lucia Pulpo

Pubblicato su Cosmopolismedia il 25/4/2012

 

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