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Museo sul Pianeta Follia

Museo sul Pianeta Follia

Qui sul pianeta Follia non festeggiamo gli innamorati di san Valentino ma onoriamo con celebrazioni sfarzose quella che fu LA STRaGE DI SAN VALENTINO ad opera di un gangster di crazy-Chicago. Per questa ricorrenza ambiamo inaugurato un museo: il museo del fate bene ai mafiosi nella città dei soldi buoni di Notgihsaw… qualcosa l’avevamo già sperimentata n u paesino della madre-patria della buonavita su iniziativa del fratello Sgarbi. Finalmente abbiamo completato l’opera, anche la strage è entrata nel circuito museale e presto arriveranno gli innocenti a mirare i capolavori compiuti!!!!!!!!!!!!! Queste sì che sono soddisfazioni… riusciremo a far vivere l’arte nel museo creandola in loco. Partecipazione attiva alla strage culturale, a questo servono i musei!!!!!!!!!!!!

12 Comments on "Museo sul Pianeta Follia"

    … E la mafia è materia di studio da conservare in un museo dove devi pagare il biglietto per entrare e usufruire del servizio!

    Esistono molte “storie” e “siti” dimenticati o lasciati marcire dal tempo e dall’ignoranza e abbandonati nelle mani di chi vuol far vedere solo ciò che desidera far vedere. Si dice che la storia la scrive chi vince la guerra ma non dicono che la si deve leggere per forza con la stessa ottica. In una società così grantista della costituzione dove impone questo metodo nn ci si deve meravigliare se da importanza “anche” a queste scelte.

    Tale iniziativa è già stata preceduta da una stabile a Chicago.
    In essa si trova di tutto: dal muro del garage della strage di San Valentino (1929) alla sedia da barbiere sulla quale si trovava l’italo-americano Anastasia quando fu sparato (1957) – ero tredicenne quando lessi l’articolo direttamente sul giornale.
    Quindi, come al suo solito, Sgarbi ripete in sedicesimi ciò che vede sparso sul pianeta.

    Valerio.

    Continuando :
    Anastasia era il capo della “Anonima Omicidi”; azienda che lavorava per delitti su commissione.

    Che bello! Era da parecchio tempo che non scrivevo un commento sul tuo sito (o blog che dir si voglia!)

    Valerio.

    Sinceramente non ricordavo questa strage, ne’ sapevo dell’iniziativa del sig. Sgarbi…certo e’ che non mi stupisco ormai di nulla, copie senza senso invadono il pianeta in virtu’ di uno spirito globalizzante che agisce alla luce del sole, indisturbato, usando testimonial d’eccezione e facendosi grasse risate alla faccia di chi ancora pensa e lo riconosce nonostante la sua bella maschera!

    Ciao Antonella,
    le maschere sono d’obbligo a carnevale ma, me sembra, qualcuno pensa che sia sempre carnevale!!!!!!!!!!!!

    E se ogni tanto facessimo qualcosa di culturalmente utile????? Magari qualcosa che risveglia le coscienze ed il senso di appeartenenza…soprattutto dei giovani?????

    Ciao

    Certo, cominciando a pensare che chi va in televisione, specialmente in trasmissione di respiro nazionale e viste da milioni di persone anche all’estero, almeno sappiano parlare italiano e il background dell’ambiente dove sono state ingaggiate………….. non mi sembra chiedere troppo

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