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Il segno delle idee

Il mio spazio creativo

Una piccola storia. A je burrnesh.

Una piccola storia. A je burrnesh.

La prima presentazione di questo libro fotografico si sarebbe dovuta svolgere il 29 Aprile presso la libreria Leporello di Roma , ma i limiti imposti dalla quarantena non hanno permesso il debutto in società… Per “solidarietà digitale” offro questo spazio alla diffusione di questa storia documentata e raccontata per immagini.

A je Burrnesh di Paola Favoino è un libro costruito sul percorso che lei stessa ha compiuto, geograficamente parlando ma che anche intimamente e personalmente ha attraversato. Secondo le leggi del codice Kanun trasmesse oralmente da secoli, se in una comunità familiare, specialmente nel nord dell’Albania, veniva a mancare l’uomo che ne era a capo, le sue funzioni di reggente potevano essere assunte da una donna. Questa rinunziava al ruolo di moglie e di madre, vestiva abiti maschili e veniva considerata e rispettata come “uomo”, non solo nell’interno della famiglia, ma anche nella intera comunità sociale. Il lavoro, partito da un’atmosfera di indagine antropologica sulle tracce delle ultime vergini giurate d’Albania ha attraversato un processo di negoziazione con la definizione di limite identitario e culturale del femminile. Le immagini sono in realtà negate, impossibilitate della loro lettura ‘normale’, legate in quartini rovesci che ne impongono la visione spezzata, si aprono alla ricerca dei dettagli e si dispiegano in un viaggio che torna di continuo su una stessa strada marcata da alcuni elementi che si fanno fortemente simbolici come la presenza delle acque di un lago la mascheratura del blu applicato a mano per ogni copia a rimarcare un incontro o a volte un’assenza ed una imponente pietra solitaria. In una sequenza ritmica che alterna il paesaggio all’incontro umano, l’incontro stesso può essere raccontato nell’immagine di una roccia così come una roccia può nascondersi nelle pieghe di un volto. La dualità, l’impossibilità, il limite diventano oggetto del libro.

Pietra che ha determinato la scelta della copertina anche essa divisa, tagliata tra Burr e la sua femminilità e che è sentore della leggenda di Rozafa madre sacrificata al castello di Scutari murata quale pietra miliare sacrificale alla tenuta dei confini contro gli invasori, donna e roccia. E ancora è il limite che si impone come centro della narrazione in quanto confine duale.

Limes ha origini complesse, è via traversa, sentiero che fa da confine, confine territoriale: dove conosco separato da dove è l’ignoto. Il limite è proprio quel segno che da una parte definisce, descrive e rassicura e dall’altra è indissolubilmente legato alla esistenza stessa della strada, alla via che permette la comunicazione che conduce dove non conosco e dove sposterò il mio nuovo limite. Così se antropologicamente possiamo studiare il fenomeno delle burrnesh per avvicinarci a questa storia, possiamo definire chi sia una burrnesh? Se sia donna o uomo oppure tutto quello di obliquo e di trasversale alle definizioni, di personale che l’abbia portata ad essere ciò che di volta in volta vogliamo che lei sia o ciò che lei vuole essere?  Le parole di Eliana Leshaj scrittrice e poetessa albanese scolpiscono queste domande e segnano il primo incontro che però non si dà a vedere. A je Burrnesh si può tradurre in come stai burrnesh, o forse potremmo forzarlo in dove sei sulla tua strada burrnesh?

A che punto di te sei? Cilat janë burrneshat? Ato janë rezultati i prodhuar nga historia e trazuar e ketij vendi, të cilën shumë duan ta harrojnë. Chi sono le burrneshe? Sono il risultato che la storia travagliata di questo paese ha prodotto e che molti vogliono dimenticare. Who are the burrnesh?They are the answer that the troubled history of this country has produced and that many want to forget. Aminta Pierri

Per dieci copie è disponibile una stampa in tiratura limitata numerata autografata realizzata in camera oscura A je Burrnesh è di Paola Favoino 

Balter | edizionid’ottobre 

poesia di Eliana Leshaj

cura&bookdesign Aminta Pierri

grafica Riccardo Gola

testi in italiano inglese e albanese 

traduzioni di Bruno Pierri e di Eliana Leshaj

post-produzione e stampa in camera oscura Davide Di Gianni Digida 

ottobre 2019 – Siz Industrie Grafiche Verona

250 copie di cui 10 in edizione limitata con stampa in camera oscura

53 pagine e una poesia su Munken Lynx + Fedrigoni Sirio + Cromatica; -ca. 

rilegatura giapponese + applicazioni a mano (Aminta e Paola)  

40 euro + spedizione | edizione speciale 120 compresa spedizione 

Il libro è disponibile scrivendo a

balterbooks@gmail.com

o presso la libreria 

Leporello, Via del Pigneto, 162/e – Roma info@leporello-books.com

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