Alla base della lettura c’è una buona dose di curiosità che ci stimola a cercare nuovi orizzonti e a mettere alla prova le nostre reazioni di fronte culture diverse. In questo viaggio alla scoperta del mondo e di noi stessi ci accompagna la voce genuina di Elio Paoloni.
1. Il suo ultimo libro è un romanzo di viaggio, non un diario. I libri sui viaggi vantano una ricca tradizione, dal gran tour in Italia alla letteratura “on the road” americana. Perché il suo è diverso, cosa le piace leggere del genere “diario di viaggio”?
Sì, i diari di viaggio mi hanno sempre affascinato. Il primo, ero un bambino, lo trovai nella biblioteca del nonno: Nell’Africa tenebrosa, di Stanley, due volumoni di fine ottocento zeppi di puntigliose liste di provviste, attrezzature, malattie ma anche di disegni, descrizioni, resoconti avventurosi. Vado pazzo per le avventure marinare, vere e d’invenzione, ma anche per i resoconti di esplorazioni polari e imprese di scalatori.
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