Care lettrici e cari lettori,

da diverse settimane, la mia penna/scopa non ha energia sufficiente per volare. Funziona a singhiozzo e per brevi tratti. Per questo, stasera, non vi porterò storie né dolci né amare.

Cercherò di rimediare durante l‘anno appena iniziato.

Nel frattempo, leggete e mangiate il necessario per star bene e tenetevi pronti al mio ritorno, ci conto!

Vostra Befana Lucia

A fine anno, cerco di navigare fra i ricordi che emergono, prepotentemente, tentando di soffocare speranze e buoni propositi per il futuro, (come lo fanno?) fiaccando l’entusiasmo necessario per intraprendere il viaggio verso il domani. Mi gira e rigira fra i pensieri il nome di una delle mie prime rubriche “Le fatiche di Sisifo”.   

La vita, alcune volte, è così amara che non basta Natale per trovare la speranza, non bastano le favole per parlare e raccontare di un mondo possibile a cui non si crede più. Vi riporto una storia vera che col Natale non c’entra molto eppure…   

Lo scorso Ottobre, lo scrittore Andrea Donaera ha annunciato che presto “Macarìa” sarebbe divenuta realtà avendo vinto il bando PIN, cioè un finanziamento per progetti pugliesi innovativi realizzati da persone under 35.

Il suo annuncio, carico d’entusiasmo, mi ha incuriosita ed ho iniziato a cercare informazioni. Si tratta di libri, lettura e passione. Una ricetta culturale intrigante e appetitosa di cui ho chiesto direttamente ad Andrea Donaera che è anche direttore artistico del festival “Poiè”.

Cos’è Macarìa e in cosa differisce da una libreria indipendente?

Macarìa è un posto con più anime all’interno: non solo è una libreria che accoglie titoli di case editrici indipendenti, dando grande spazio agli editori sia nazionali che prettamente pugliesi, ma è un luogo di aggregazione dove chiunque ami la cultura può sentirsi a casa, grazie a un ricco calendario di eventi letterari – il nostro programma è pensato come un vero e proprio “festival permanente”, da gennaio fino all’estate. È inoltre un posto dove le capacità mutano, si arricchiscono – sempre da gennaio partiranno alcuni laboratori e corsi formativi su varie tematiche (dalla scrittura giornalistica a corsi base di lettura di tarocchi) e anche un laboratorio di scrittura e lettura aperto a tutti, dove leggere e leggersi. Ah: e siccome è un posto magico, non potevamo farci mancare quel pizzico di mistero con le letture di tarocchi di Gaia Giovagnoli. Insomma, volevamo creare un luogo speciale. Unico. Credo che su questo Macarìa non ci deluderà.   

Quando le parole non sono vuote e convenzionali, splendono e ci illuminano permettendoci di vedere altre realtà dentro la nostra esistenza. La realtà non è bella,brutta, giusta o cattiva, la realtà è sopra ogni giudizio. Queste sono le parole con cui si esprime Orso Tosco. Le ho incontrate ne “Dall’inferno” dove il significato scavalca i volti e le macchie dei personagggi e le ho ritrovate nei versi raccolti in “Figure amate” dove il dolore diventa fonte preziosa per buttare il cuore oltre ogni ostacolo. Delle sue parole presenti e future, ho parlato coll’autore:

Nel “Bestin”, il protagonista “Orazio come il poeta” corre per Genova con una carriola piena di fogli, carte con lettere e parole. Anche tu sei convinto, come lui, che le parole salveranno il mondo?

Io credo, un po’ come Orazio Lobo, che vi sia bisogno di una manutenzione psichica dello spazio abitato, dello spazio comune. Sapendo bene di come ogni manutenzione, prima di entrare nel vivo, necessiti di piccole distruzioni mirate, visto che non c’è altro modo per ottenere campioni utili per poi procedere a una qualsiasi ipotesi di salvataggio.             

Il 2021 di Cosimo Argentina è pieno di storie e personaggi che sembrano confluire tutti nel fiume sotterraneo che attraversa la città natale dell’autore. Si potrebbe parlare di letteratura impegnata, di intentocivile o di spinta emotiva verso la terra d’origine. Per capire appieno questo vulcanico autore, bisogna leggerne direttamente le opere. Quelle di quest’anno sono racconti o reportage letterari contenuti nei volumi: “Puglia. La sposa promessa” (Les Flauners), “Dall’inferno” (Minimum Fax), “Il Loggione letterario” (il numero di gennaio).

1. Iniziamo dal racconto sul mago.

Un personaggio ricorrente nelle tue storie da Cuore di cuoio al racconto per la rivista letteraria “IL Loggione”, chi è per te mago, cosa rappresenta?

Il mago è il folle, il diverso, lo stregone, lo sciamano, colui che conosce le formule, parla con gli spiriti, crea pozioni, è un illusionista, arriva alle anime… come si fa a non esserne attratti?          

I poeti aprono gli occhi di chi li ascolta, i loro versi mostrano alla coscienza quel che non voleva proprio vedere. Questo è il primo passo per cambiare il mondo. Abbiamo bisogno di poeti e del loro impegno per riaccendere il nostro desiderio di giustizia di civiltà, o semplicemente, di vita. Per questo, ho incontrato il poeta tarantino Stefano Modeo…

Lei è stato fra i poeti del “Festival Internazionale di poesia civile e contemporanea” che si è svolto e a Taranto per il terzo anno consecutivo Le sue poesie sono state tratte tutte da “La terra del rimorso”?

Sono molto felice di aver potuto partecipare al ‘’Festival Internazionale di poesia civile e contemporanea del mediterraneo – Chiedi alle polveri’’. In diverse occasioni, da remoto, ho sempre contribuito con entusiasmo alle iniziative del festival, il quale mi auguro possa crescere e avere lunga vita.   

Gabriella Genisi sarà l’unico autore donna nel cartellone di “Raccontare la Puglia. Parola di scrittore” ciclo di seminari, organizzato dall’Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Lettere Lingue e Arti, a cura della professoressa Maria Rosaria Carosella. Gli incontri si terranno online, dal 24 al 27 Maggio.

Con la scrittrice barese concludiamo anche il nostro giro d’interviste sulla Puglia la “sua scrittura”.

Cos’è la Puglia per te, la terra dove affondi le radici o il concime dei tuoi sogni?

Entrambe le cose perché io qui vivo e amo questa terra e sono rimasta perché ritengo che si debba rimanere per difenderla anche se, andare via avrebbe facilitato le cose. L’editoria è più forte fuori ma la sfida è proprio questa: rimanere e raccontare. La Puglia è il mio luogo dell’anima, in parte le mie radici (in parte col la Calabria, la terra di mia madre) ma vivo in Puglia che diventa linfa per quello che scrivo. Il 90% delle mie storie si svolge in Puglia e io la racconto soprattutto nella serie di Chicca Lopez sono andata a studiare i luoghi, mentre con Lolita Lobosco mi sono concentrata sulla città di Bari.     

Cosimo Argentina vive in Lombardia da decenni, ma molte delle sue storie si svolgono nella Taranto in cui è cresciuto e che lo ha segnato nel profondo. Di questa Puglia parlerà nel suo intervento per “Raccontare la Puglia. Parola di scrittore”, il ciclo di seminari organizzato dall’Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Lettere Lingue e Arti, curato dalla professoressa Maria Rosaria Carosella. Tutti gli incontri si svolgeranno dal 24 al 27 Maggio,online.

Nei tuoi romanzi la Puglia è più un tempo (ricordi) che un luogo. Eppure torni tutti gli anni in vacanza. Quella presente non ha storie da raccontare?

Immagino di sì. Ma questa realtà è a me sconosciuta. Venire venti giorni l’anno non significa niente. E magari passare da Taranto una mezza giornata. Però ho scritto anche storie tarantine di un non-tempo ovvero dove il tempo e la connotazione storica erano superflue. La fantasia va nutrita dalla realtà e non il contrario. Almeno per me.     

Mario Desiati, parteciperà al ciclo di seminari: “Raccontare la Puglia. Parola di scrittore”, coordinato dalla professoressa Maria Rosaria Carosella per l’Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Lettere Lingue e Arti. Gli incontri si svolgeranno dal 24 al 27 Maggio,online. Il tema principale sarà il rapporto con la Puglia e la sua lingua. Rimanendo sulla traccia di questo tema abbiamo chiesto all’autore:

Il suo nuovo libro s’intitola “Spatriati”. Cos’è la patria in questo romanzo e cos’è la Puglia per lei, nella sua scrittura?

La Patria non è un luogo fisico da cui si va via, bensì un insieme di convenzioni sociali, di regole imposte dalla società a volte in modo automatico, di idee comuni, che i nostri protagonisti disattendono e abbandonano oppure tradiscono. La Puglia per me è la mia formazione individuale, ho amato molto i poeti e gli scrittori pugliesi e non posso farne a meno.