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Il segno delle idee

Il mio spazio creativo

Category Archive : articoli

L’urlo di Andrea Donaera fuori dalla grotta chiamata “Realtà”. Intervista

Il 4 di Maggio è uscito, in formato quadrato, “La notte delle ricostruzioni” di Andrea Donaera per Tetra editrice. La storia dell’autore salentino ha inaugurato la produzione di questa nuova casa editrice che si occuperà esclusivamente di racconti. Dopo “Io sono la bestia” e “Lei che non tocca mai terra” (usciti per NN edizioni), Donaera torna in libreria (non esclusivamente nella sua) con un nuovo racconto. Ne ho parlato direttamente con lui:

1 Dopo due romanzi, un racconto lungo. Si tratta di amore doloroso e di silenzio come nelle opere precedenti?

Lo definirei racconto breve (molto breve!) per non creare false aspettative. E, sì, si parla esattamente di amore doloroso e di silenzio, ma in questo caso con delle scelte stilistiche molto più vicine alla poesia, e con un impianto atmosferico decisamente più onirico e intrapsichico.     

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Punto di vista personale

Dopo un discorso inneggiante alla difesa di tutte le Russie, quei territori dove si parla russo, il presidente Putin ha invaso l’Ucraina dando il via a alla guerra, il 24 Febbraio.

La notte fra il 27 e il 28 febbraio è stato bombardato, a IvanKiv, il museo di storia locale con venti fra le più belle opere della pittrice ucraina contemporanea, Maria Prymachenko, apprezzata anche da Picasso e la cui colomba con le ali aperte per la pace, ha ricevuto premi e riconoscimenti in Europa e negli USA. Sembra un segno: le opere della pittrice famosa per la sua opera di pace. A seguito di questa perdita, il ministro ucraino della cultura ha chiesto l’espulsione della Russia dall’UNESCO.

Il 20 marzo è stato bombardato e distrutto il museo di arte contemporanea “l’Arkhip Kuindzhi Art Museum” di Mariupol, con la sua collezione di oltre 600 dipinti di artisti ucraini del XX secolo.    

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Viaggio dalla realtà all’immaginazione, andata e ritorno con Omar Di Monopoli

Leggere Omar Di Monopoli è come fare un viaggio dalla realtà all’immaginazione, andata e ritorno. Un viaggio dove il tempo perde la sua linearità e il presente è passato e futuro contemporaneamente. “Brucia l’aria”, il suo nuovo romanzo, si svolge come le storie precedenti, nel triangolo fra Taranto, Brindisi e Lecce, anche alcuni personaggi ritornano, come Precamuerti, per tenderci uno specchio su cui riflettere a prescindere dall’apparenza dei corpi e dei nomi. Di questo mondo parallelo al nostro vissuto, ne abbiamo parlato con l’autore (Omar Di Monopoli autore di diversi romanzi come: Uomini e cani, Ferro e fuoco, La legge di Fonzi, Nella perfida terra di Dio, Brucia l’aria; I racconti di Aspettati l’inferno. Il radiodramma L’Uomo Termoionico. Collabora con testate giornalistiche quali: La Stampa, La Gazzetta del Mezzogiorno, la Repubblica, Rolling Stone, il Fatto Quotidiano):

.In queste pagine, dove lo scrittore si pronuncia, usi una lingua aulica … per condividere sapere come fai su fb? Differenze fra lingua parlata dai personaggi e lingua scritta dall’autore per prendere distanze dal loro mondo?

Mai userei le “armi” a mia disposizione in un romanzo per condividere alcunché. Diffido della sola idea di  una letteratura didattica, o pedagogica, o peggio ancora informativa. Io racconto storie e la lingua – che nel mio caso è una giustapposizione di registri, il dialetto da una parte, un italiano barocco e profondamente lirico dall’altra – serve a rendere quelle storie credibili, reali, vere più del vero. I miei sono personaggi spesso appartenenti alle classi più infime della società, e quindi parlano “sporco”, brutalizzano la lingua facendola aderire ai loro istinti elementari. Ma poi il narratore racconta i loro destini attingendo all’epica biblica, infiorettando di pathos le loro vite miserrime che per questo si elevano, diventando lo specchio di qualcosa di più universale, che riguarda tutti. Ciò che faccio sui social è invece un’altra cosa, lì mi permetto di lanciare suggestioni culturali perché non credo nel gossip e nella propagazione ego-riferita del proprio privato. Preferisco su quei canali mostrare film, fotografie e libri che mi piacciono, divulgare l’arte che mi ispira o che mi affascina contribuendo al mio lavoro di ricerca. Sperando possa interessare a qualcuno.       

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La poesia che intensifica i pensieri. Intervista a Stefano Modeo

Foto di Maria R. Suma

La scorsa settimana ho letto un articolo sulla poesia e i poeti di Taranto. Una riflessione che ha generato in me altre riflessioni. Ho avuto il piacere di parlarne con Stefano Modeo, poeta e professore tarantino, conosciuto in occasione del festival internazionale di poesia mediterranea, svoltosi quest’estate a Taranto. Stefano l’ho risentito per il suo intervento sulla poesia di Raffaele Carrieri (presso l’ArciGagarin di Taranto), ora sta preparando l’incontro su “Pasolini e la periferia”, che si terrà nei prossimi giorni al festival CartaCarbone a Treviso.

La poesia ha un valore lenitivo, quando e come?

La risposta è molto complessa. Certamente pensare che per qualcuno la poesia abbia la stessa funzione di una pomata o che «porti luce» come fosse una lampadina mi fa ridere. Del resto, nel suo recente libro, ‘’Contro l’impegno’’ (Rizzoli 2021), Walter Siti analizza una tendenza presente nella letteratura contemporanea, ovvero quella dell’impegno, da parte degli scrittori a ‘’rassicurare’’, pedagogizzare, indicare al lettore dove siano il Bene e il Male.  

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L’Angelo del focolare. Di Virginia Woolf

“Mi accorsi che se volevo recensire dei libri, dovevo combattere contro un certo fantasma. E il fantasma era una donna, e quando imparai a conoscerla meglio la chiamai come la protagonista di una famosa poesia, la chiamai l’Angelo del focolare. Era lei che quando scrivevo una recensione si metteva in mezzo tra me e il mio foglio. Era lei che mi angustiava e mi faceva perdere tempo e mi tormentava a tal punto che alla fine la uccisi. Voi che appartenete a una generazione più giovane e più felice forse non capite che cosa intendo per Angelo del focolare.      

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Una mimosa nelle mani di DOC

Festeggiare è bello, mimose, cioccolatini, cenette più o meno romantiche col partner o con le amiche… Cliché da telenovela, insopportabili se riportati al presente che viviamo dove le donne fanno poca carriera, vengono considerate e pagate meno degli uomini e sono ancora vittime di violenza fisica e morale.

Lontano da ogni retorica rituale vorrei portare all’attenzione il ruolo della donna in un racconto peer immagini moderno e popolare: la seguitissima fiction in onda (la seconda serie) proprio in queste settimane “DOC – Nelle tue mani”. Una serie televisiva non è una rapporto ISTAT, non incide sul PIL, non è legge di Stato, voglio parlarne perché ingrossa il malcostume “popolare” quello che si accusa davanti a grandi misfatti ma si lascia ribollire in sottofondo perché “è così che è sempre andato il mondo”.

DOC è il dottor Fanti, interpretato da Luca Argentero, protagonista delle guarigioni e di molte storie di vita privata che s’intrecciano con la sua. Poi ci sono gli specializzandi Riccardo e Gabriel, l’amico Enrico, il nemico Umberto, il rivale in amore Davide, il collega fidanzato con la figlia Edoardo, il nuovo dottore ambiguo Damiano. Questi i personaggi che lavorano ed hanno un rapporto con i pazienti. Le donne?         

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Pace, pace, pace

Domani mattina dalle ore 11, la cittadinanza è chiamata a raccolta, sotto la prefettura di Taranto, per un presidio contro la guerra in Ucraina. Secondo il sito dell’opposizione Ovd-info, in decine di città russe, comprese Mosca e San Pietroburgo, ci sono manifestazioni contro la guerra in Ucraina, centinaia sono i fermi, dicono quasi 800, la Cina ha preso le distanze dall’invasione russa, Europa e Stati Uniti stanno lavorando per applicare ulteriori sanzioni per colpire a morte l’economia russa e non si sa come andrà a finire.

Difficile dire qualcosa di sensato davanti alla pazzia di Putin.      

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Il mare tra i vicoli. Intervista ad Alessandro Ricci

Tempo fa ho seguito una guida turistica fra i vicoli del centro storico della mia città e mi ha spalancato orizzonti di storia e bellezza che nemmeno sospettavo nascondersi vicino la porta di casa mia. Alessandro Ricci è un archeologo e brillante guida turistica e la prossima settimana uscirà il suo libro “Il mare tra i vicoli”, il primo di una serie di racconti alla scoperta delle meraviglie in città. Un libro per cambiare la nostra prospettiva d’immagine dell’isola di Taranto.

1) I turisti sono i protagonisti del viaggio ma la protagonista della storia è Taranto?

Il protagonista della storia è il centro storico della città vecchia. Il libro racconta di una visita guidata che si svolge nella città vecchia. Una coppia di turisti milanesi: lui un ex ammiraglio e lei una professoressa, vengono a Taranto sopratutto per la nostalgia di lui. Decidono di visitare il centro storico e qui subentro io ad accompagnarli. È una visita guidata vera e propria, incontriamo personaggi reali, racconto i luoghi e le loro storie.   

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Corbevax. L’Umanità ringrazia

Sono abituata al peggio. Negli ultimi tempi me lo aspetto dandolo per scontato. Quando arrivano notizie contro-tendenza dubito della loro buona fede tanto da chiedermi prima dove sia l’inganno e, solo in secondo tempo, analizzo la portata del fatto nuovo. Questa volta no.

Corbevax è il vaccino anti-Covid 19 SENZA BREVETTO.

Un vaccino a basso costo di produzione che può essere trasportato facilmente a temperatura di frigorifero, quindi ottimo per villaggi africani e asiatici. Lo hanno sviluppato 2 ricercatori del Texas Children’s Hospital e del Baylor College di Houston (USA).  

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Qui, Quo e Qua tornano a scuola

Finite le vacanze di Natale, Qui, Quo e Qua devono tornare a scuola. Qui ha sentito spiegare in TV che il contagio della variante Omicron di Covid-19 aumenta ogni giorno, un volo che arriva alle stelle e oltre.

Quo non vuole tornare a scuola, ripete che vuole trasferirsi in Campania o in Sicilia. Certo la DAD non gli piace, infatti propone di tagliare corto e di prendere un anno sabbatico obbligatorio.

Qua vorrebbe scrivere al ministro Bianchi chiedendo perché vuole che si contagi zio Paperino per loro tramite ma si astiene sospettando che sia un complotto contro zio Paperone e loro saranno i boia innocenti.    

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