EU Cookie Law

Il segno delle idee

Il mio spazio creativo

Lucrezia Maggi, il premio, i libri

Lucrezia Maggi, il premio, i libri

Dopo l’immersione nella letteratura e nelle sue immagini disegnate, proviamo a guardare intorno ai libri e alle loro idee. La musa con cui apriamo le danze è Lucrezia Maggi, una donna coraggiosa, un’autrice piena di energia nelle parole e nelle intuizioni che realizza.

1. Lucrezia Maggi è autrice di poesia e non solo e, da diversi anni,
organizzi il “Premio Città di Taranto”. Queste esperienze diverse
quanto e come si compenetrano e cosa cerchi nel premio?

Il Premio Letterario Nazionale Città di Taranto nasce quattordici anni fa da una mia idea come legale rappresentante dell’Associazione Culturale Le Muse Project di cui sono fondatrice e promotrice. Il Premio non ha alcun fine di lucro, e dunque Lucrezia, l’autrice di poesia e di narrativa, in questo caso, è solo un mezzo a disposizione di tutti quelli che hanno voglia di cimentarsi in una competizione sicuramente seria e onesta che poco chiede e molto si spende.

Certo, il nostro Premio non è il Goncourt, un importante riconoscimento francese che davvero può, numeri alla mano, far lievitare le vendite di un libro. Come accadde nel 1984 con L’amante di Marguerite Duras, che dopo la vincita raggiunse il tetto delle 700mila copie vendute. Non è questa la nostra ambizione. Nel nostro piccolo, però, a ogni edizione, abbiamo premiato sempre autori davvero meritevoli e, grazie al contributo della Casa Editrice Partner, nostro unico sponsor, molti di loro hanno potuto realizzare il sogno di pubblicare gratuitamente il proprio libro iniziando, grazie a questo, a muovere i primi passi nel complesso mondo dell’editoria.

2. Premi e concorsi letterari hanno profonde radici nel passato, dove
erano una ricompensa necessaria al sostentamento degli artisti, è ancora
così?

Rispetto al passato, ora le cose sono sicuramente diverse, promuovere arte è sempre un’azione di coraggio, quindi tentare, non nuoce, le partecipazioni ai concorsi letterari servono comunque per farsi le ossa, per toccare con mano una realtà che non è semplice come si crede. E’ ovvio che non sempre può esserci utilità immediata, soprattutto per chi aspira a farsi menate più o meno intellettuali tra signori di una star system autoreferenziale; se si aspira al “tutto e subito”, meglio lasciar perdere. Credo però che tutto ciò che è sistema, che piaccia o no, vada comunque vissuto fosse anche solo per scuoterlo e incrinarlo.

3. I libri che escono dai premi circolano anche fuori del circuito che
li ha prodotti o rientrano nella velleità artistica dei partecipanti?

Nel nostro caso, gli autori vincitori ricevono una vera e propria pubblicazione (gratuita) con regolari codici ISBN, di conseguenza il libro può essere venduto e acquistato in tutte le librerie e sui maggiori bookshop on line. Ci tengo a sottolineare che, gli stessi ricevono, gratuitamente, editing, grafica e stampa di cinquanta copie della propria pubblicazione che possono utilizzare come meglio credono. Credo sia un bel dono, non credi?

4. Il tuo ultimo libro non è stato il protagonista di molte
presentazioni a causa del fermo per quarantena per coronavirus.
Presentazioni on-line e video social possono essere una valida
alternativa anche per il futuro degli incontri con autore?

Tocchi un tasto dolente: l’emergenza sanitaria per Covid19 ha fatto sì che numerose presentazioni in programma per “Come nel ventre di una madre”, il mio ultimo romanzo, fossero annullate, una dietro l’altra. Non si poteva fare diversamente ma, è andata così. Personalmente, non credo molto nell’utilità delle presentazioni, credo servano più alle case editrici che all’autore che spesso deve comunque farsi carico di spese, soprattutto per gli spostamenti, che in nessun caso riesce a recuperare. Presentazioni on line, video social idem, stessa cosa. Credo nel passaparola tra lettori e nelle recensioni, quelle autorevoli, quelle oneste e disinteressate.

5. C’è stato un libro che ha segnato particolarmente la tua carriera
artistica e che consiglieresti per questo?

La mia carriera artistica, la mia storia personale di donna e d’autrice non è stata segnata da nessun libro in particolare perché io ho sempre amato la letteratura a prescindere. Il consiglio che mi è stato dato e che mi sento di dare a chi aspira a scrivere, è quello di leggere, leggere tanto e leggere le cose giuste. Perché non si può scrivere senza prima leggere e molto.

Lucia Pulpo

Nota: Lucrezia Maggi nata a Taranto è presidente dell’associazione culturale “Le Muse Project” e autrice di opere di poesia, narrativa e denuncia sociale: Prima che il tempo ne cancelli le impronte, Cento SMS, Come solo le parole, Indelebile, Come nel ventre di una madre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

CAPTCHA: Completa l\'operazione sottostante *