Spettri dispersi. Filastrocca
Il fantasma inquieto ha torto
per questo vaga nel mio corpo.
Si siede sul cuore
aspettando un fiore,
si accovaccia a terra
al freddo i miei piedi getta
salta a testa in giù
il mio cervello non ne può più.
Per dargli pace
gli do quel che più mi piace
forti stimoli e nuovi argomenti
da serrare con i denti,
se lo spirito langue
faccio buon sangue
con le sue paure oscene
costruisco nuove pene
insieme scriviamo versi
per spettri come noi dispersi
vittima e carnefice insieme
spenta è ogni speme
come finisce decidilo tu
ma alza la testa sempre più su.
1 Comment on "Spettri dispersi. Filastrocca"
Reagire agli spettri si deve lasciando indietro le pene. A testa alta bisogna andare seguendo l’onda del mare e all’infinito sperare