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La festa della Luna

La festa della Luna

Cara Luna,

dopo 50 che l’uomo ti ha messo i piedi in testa credo tu sia pronta a denunciarci per “calpestamento maldestro” su suolo onirico. Tranquilla ci stiamo punendo da soli con la preparazione di lune-satelliti finte da mandare in orbita con stelle artificiali per creare cieli artistici da guardare…

Prima i cervelli pazzi li spedivamo a te (chiedilo all’Orlando furioso) ma adesso ce li teniamo stretti qui per non scoprirci a camminare sul tuo lato oscuro.

Il punto è che ti abbiamo fatto tante domande senza mai ascoltare le tue risposte, ci siamo costretti a parlare da soli per non essere contraddetti e criticati e ti abbiamo allontanata dai nostri immaginari quotidiani per venirti a calpestare con entusiasmo sfatando l’aureola di irraggiungibilità che avevamo costruita nel caso tu davvero fossi rimasta estranea ai nostri mutamenti “genetici”.

Cantami o Luna, dell’intrepido sole che ti scalda solo a metà; dimmi ma tu l’anima ce l’hai? E cosa ne fai, tutta sola in un buio infinito? Chissà la tua voce su che onde si frequenza trasmette.

L’uomo non ascolta, così ci troviamo eletti individui di cui non si sa cosa vogliono o cosa abbiano detto ma si sa solo cosa si vuole sentire da loro. Sì, negli USA, in Europa e, sopratutto, in Italia i politici non sono eletti per quel che hanno o non hanno detto ma vengono osannati per quello che viene loro attribuito dalla personalissima immaginazione. Peggio, nessuno più ascolta. Basta vestirsi e apparire in modo conforme alle aspettative, muovere la bocca magari alzando un sopracciglio prima e un dito poi e il discorso è applaudito e condiviso sui social e frantumato in TV dove verrà presentato come il capolavoro della retorica moderna. Capisci tu come siamo atterrati male dopo l’allunaggio?

Secondo il Tiresia di Camilleri, riusciremo a rialzarci. Forse, anche il Bellavista di De Crescenzio avrebbe detto lo stesso… io sono di un’altra generazione, quella venuta fuori dalle stragi del terrorismo, quella che ormai si sentiva nel migliore dei mondi possibili dove si trovava una cura per tutto e dove il peggio era passato tanto da non essere più un ricordo e abbiamo negato il passato, perfino la nostra impronta insanguinata non l’abbiamo voluta considerare come prova del reato. Ci siamo auto-assolti, nessun reato implica nessuna pena. Un modo contorto per raggiungere la felicità. Questa strada ci sta costando molto, qualcuno parla di estinzione dell’essere umano perché stiamo distruggendo il nostro habitat naturale: terra, acqua, ossigeno… Infatti stiamo progettando mondi artificiali, come ti ho detto, e tu non potrai farne parte; per questo ti stiamo facendo la festa… 50 anni fa i pirati sono approdati sulla luna e lei ha iniziato a lamentarsi e quando arriverà la sua voce l’ascolteranno le maree nutrite dallo scioglimento dei ghiacci polari, ascolteremo? Chissà se si potrà ancora ballare.

8 Comments on "La festa della Luna"

    Quale inno delicato e sofferto alla Luna, cara Lucia, la stiamo distruggendo, ma le facciamo la festa…siamo un controsenso unico noi umani!Non si può maltrattare ed osannare allo stesso tempo.Non c’ è coerenza!Odi et amo, ma la luna e la terra ci stanno facendo capire quanto male abbiamo fatto loro e quali sono e saranno le conseguenze! Alza gli occhi uomo e donna e ama con una luce nuova!

    Come al solito, Lucia, critichi a fondo la società di oggi ma con la tua consueta leggerezza.
    Negli ultimi vent’anni gli uomini, incapaci di produrre “cose buone”, hanno introdotto cose negative le cui conseguenze sono ancora di là da immaginare.

    Perciò, purtroppo, ciò che tu dici è verissimo e molto amaro e, pertanto, concludo con sollievo con il ritornello “…ma noi non ci saremo, noi non ci saremo e noi non ci saremo,…..” (The rokes)

    E pure la natura è perfetta… una perfezione che noi umani non conosciamo ma che presumiamo di possedere. E proprio perché è perfetta prima o poi rimetterà tutto in equilibrio!!! È lei che comanda e ci lascia credere che noi possiamo dominarlaa,ma alla fine siamo animali tra gli animali e con i nostri sensi possiamo conoscere solo una parte di ciò che è, perché limitati.

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