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Pronto, ci sei?

Pronto, ci sei?

MarioPio: “Pronto, con co parlo?”

In queste ultime settimane sono usciti diversi articoli (e non solo in Italia) sull’uso della telefonia. Partendo dalla constatazione che nessuno si sente più in dovere di rispondere al telefono, alcuni fanno la cronistoria delle abitudini e cercano di recepire il significato intrinseco di tale azione per trasmettere il decalogo delle buone maniere che altri devono adottare… Mentre ti, molte chiamate vanno perse senza la speranza di ricevere nemmeno un messaggio di risposta, mi sovvengono dei lontani ricordi. I primi a parlarne in pubblico sono stati due cantanti: Morandi e, prima, Modugno. Non volendo cantarla la storia ve la suono per sommi disaccordi stonati…

Drin, driiin… “Rispondi a quel telefono” dice il padre Mimmo al figlio Gianni, ma il giovanotto fa finta di non sentire. £Insomma non senti come piange im-plorando la tua attenzione? Rispondere è buona educazione e se ti cerca qualcuno per un colloquio di lavoro?”.
“Papà, abbiamo l’applicazione che ci dice che numero ci sta chiamando, se il numero è in rubrica, esce anche il nome e non ho tempo da perdere con i call center cui puoi dire anche che stai morendo loro continuano a sciorinare le lo-ro tiritere su offerte e occasioni imperdibili.” Il padre che è vicino all’apparecchio ribatte: “Nemmeno ti sei avvicinato per vedere il numero , come fai a rifiutarlo?” “Papino che predichi tanto, perché non rispondi tu?” The Original colto in fallo si allontana con un balzo sul divano: “Non aspetto telefonate e mi fa troppo male la schiena , non posso alzarmi in continuazio-ne”. Il telefono che si era ammutolito, torna alla carica… drindrin, drindrin “Che cosa succede? Il suono è diverso” Gianni con risolino nella voce “Rispondi papino, questo è il trillo di mamma” Mimmo con tono di rassegnazione sbuffa ”Chiederà di spegnere la lavatrice, innaffiare il bonsai, dare le briciole del tavolo agli insetti del giardino o qualche seccatura simile…” Quando arriva a prendere la cornetta del cordless, il telefono torna a tacere. “Allora papà, che dice mamma?” Con soddisfazione l’antenato dichiara “Non ho fatto in tempo a rispondere, tua mamma va sempre di fretta e pretende che tutti abbiano i suoi tempi”. Gianni si è alzato dalla sua poltrona appositamente per guardare il padre che non risponde. “Ammettilo che la linea fissa serve solo per connettersi a internet” D-d-r-r-i-i-n-n “Cambia la suoneria di quel cellulare, Gianni, non si può sentire”. “Certo Domenico, però è il tuo non il mio!”

La canzone degli amanti

“Di sa-bato mattina? Chi rompe?” “Sul display c’è scritto Geronimo” “Ah, il dottore, ora vado in camera e lo richiamo” Gianni s’illumina “Finalmente ho capito a cosa serve”.

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