Plantoidi, il futuro dei vegani
Nel passato dei vegani ci sono i comuni vegetariani; nel loro futuro ci sono i plantoidi! Parliamo di robot. Intelligenza artificiale applicata al mondo vegetale. Macchine che già esistono grazie ai ricercatori del Centro di Micro-biorobotica dell’Istituto italiano di Tecnologia (IIT) e la loro coordinatrice Barbara Mazzolai. La scienziata ha progettato questi plantoidi per cercare acqua nei terreni, per analizzare la loro composizione chimica e integrare con fertilizzanti il tessuto energetico dentro cui si muovono le radici intelligenti.
Quello che gli studiosi non sanno sono è il futuro che l’evoluzione riserva a questa invenzione umana. Noi che vediamo, prevediamo e, sopratutto, stra-vediamo… VEGOIDI, i futuri vegani per non uccidere nessuna forma vivente, avere la coscienza pulita e ben nutrita…
Le comuni piante mortali soffrono, lo si deduce facilmente da qualunque banale travaso da un vaso in salotto a una grasta sul balcone. Le piante si lamentano, basta avvicinarsi alle loro foglie ricurve e ciondolanti dopo averle tenute sotto il sole di agosto per qualche ora.
Dunque con quale coraggio possiamo mangiare l’insalata strappata all’orto innaffiato e ben curato nella serra sul terrazzo?
Un piatto di plantoidi è l’unica ricetta possibile, lo impone l’evoluzione civile dai dinosauri all’intelligenza artificiale, questo è il futuro dell’intera umanità.