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M. Feldenkrais: IL CORPO E IL COMPORTAMENTO MATURO

M. Feldenkrais: IL CORPO E IL COMPORTAMENTO MATURO

corpoPOSTURA DINAMICA, STATO POTENTE
Siamo orain grado di riconoscerel’importanza delle meno evidenti, ma fondamentali funzioni del portamento umano eretto. Paragonata con quella di altri animali, questa è la postura più dinamica di tutte: è un continuo aggiustamento alla configurazione ideale dell’equilibrio instabile.
Il portamento eretto è assicuratonon dalla stabilità statica, ma dalla facilità di aggiustamento dinamico alla posizione di massima energia potenziale. Quando la postura è al meglio, questi adattamenti richiedono un dispendio di energia minimo, e la rotazione attorno all’asse verticale è rapida e facile. Tutte le direzioni sono perciò normalmente accessibili all’esperienza umana,e l’attività dell’uomo è uniformemente distribuita su tutto l’angolo di dietro che insiste sul suo asse verticale.

Tuttavia l’aspetto essenziale nel mantenimento della postura eretta di corpi normali (non medi in senso statistico) è il tono muscolare minimo, senza il quale si perdono alcuni dei vantaggi dell’equilibrio instabile. Da un punto di vista funzionale bisogna sottolineare il carattere dinamico della postura eretta. Anche qui siamo intralciati dalle connotazioni fuorvianti di certe parole. “Ponere” e “positura” si riferiscono alla posizione; perciò la parola postura suggeriisce un’idea di staticità. In realtà l’equilibrio instabile è essenzialmente uno stato dinamico aa cui l’intero sistema ritorna ogni volta, come attraverso una stazione da cui prende le proprie coordinate e in cui riaggiusta tutti gli strumenti sensibili alla gravità, allo scopo di migliorare la sua relazione con lo spazio e di affinare la concatenazione temporale dell’atto. Per attuare in modo agevole, scorrevole e armonioso il continuo ritorno e passaggio del sistema per questo stato di riferimento, occorre uno speciale schema di attività nervosa, in congiunzione con una particolare configurazione muscolare e con un corrispondente schema di impulsi vegetativi.
In un tal stato di mente e di corpo è possibile compiere un’azione riuscita con il minimo dispendio di energia. Poiché in questo stato la capacità e la libertà della struttura di tentare e realizzare qualsiasi atto sono al loro massimo, lo chiameremo lo “stato potente”.
Tratto da “Il corpo e il comportamento maturo” di Moshe Feldenkrais

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