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La favola del presente

La favola del presente

0-01 Ci sarà una volta ancora,
un soffio leggero di vento sulle ali di un bagliore accennato, preannuncio certo di gloriosa , immensa, sublime, felicità assoluta.
Celeste vive, non aspetta il ritorno delle fate perché torneranno comunque. Inutile chiedersi come o cosa siano e quando verranno a fare che… inutile trastullarsi in chicchere e perdere energia in giri a vuoto.
Celeste è stata una bambina con capelli folti e ricci e due occhioni vivaci, paffutella e preferibilmente scalza.
Il contatto col pavimento le piaceva anche quando era ruvido, freddo e sporco. Lo considerava una sicurezza, la prova di stare nel mondo materiale degli uomini vivi.

Riteneva necessario camminare scalza perché la sua nonna le aveva lasciato in eredità una raccomandazione: “Rimani con i piedi ben piantati a terra e non perderti dietro a sogni più grandi di te.”
Dunque andare a piedi scalzi era il regalo che mostrava gradire anzi lo sfoggiava sopratutto nelle grandi occasioni per sentirsi più importante degli altri.
Una volta cresciuta, Celeste non ha avuto più bisogno del contatto col suolo perché il suo spirito ha messo radici nel terreno calpestato e lei ha iniziato a indossare scarpe e perfino stivali con la para.
I sogni che affollavano la sua infanzia erano popolati da fate, con ali colorate, giornate piene di sole, profumi di fiori delicati e ciambelle al cacao col buco al centro. Tutti volti gentili e sorridenti pronti a riempirla di tenerezze. Una festa sempre imbandita con musica e danze. Sogni splendenti come stelle nel cielo di notte e, come loro, adatti a riempire il buio silenzioso di ore solitarie quando il corpo ha bisogno di star fermo a dormire per rigenerarsi.
La pratica di tenere i piedi a terra impedisce alle antenne personali di sintonizzarsi sulle onde dei sogni e, di conseguenza, blocca eventuali interferenze dei sogni sul mondo.
Celeste non è una fata, non è figlia di fata alcuna e non vuole nemmeno immaginarla… è un bruchetto la cui trasformazione in farfalla è stata interrotta dall’avvento di sua maestà Realtà
Per questo le antenne di Celeste non sono facilmente visibili e anche fate, o chi per loro fanno fatica a intercettarla.
Un giorno Celeste, correndo dietro il treno che fischia forte, cade43, si fa male e il dottore le prescrive riposo nel letto per una settimana.
Nel letto, Celeste non riesce a dormire si gira e rigira annoiata non riuscendo nemmeno a mettersi seduta per leggere o guardare la televisione o lo schermo del suo PC.
Senza accorgersene ritorna a cercare le stelle e le fate permettendo alle sue antenne di segnalarsi e lasciarsi trovare dalle fate sempre pronte a battere le ali per una farfalla appena nata.
Finalmente le sue ali si aprono e la sollevano dalla sua gravità terrestre. Questa storia la racconta Celeste stessa ogni volta che arriva una sorella o un fratello con ali variopinte gli permettono d’essere felice anche nel mondo presente, pieno di fossi e ostacoli dolorosi.

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