Eterno ritorno dell’uguale
Grillo a Torino, distribuisce grilli secchi ai suoi fedeli invitandoli a mangiare perché quello è il suo corpo. In Italia, 800 sono i nomi degli evasori nel paradiso fiscale di Panama ma i mass media parlano appena degli scandali esteri, per nulla turbati dalla truffa dei compatrioti. “Porta a porta” ospita un mafioso figlio del capo dei mafiosi e Vespa si proclama addolorato che qualcuno non abbia apprezzato il suo servizio per pubblicizzare il libro di un dannato mafioso.
Allora vorresti sperare che questo schifo sia passeggero e che se ne andrà così come é venuto ma poi ti imbatti nella poesia di Thomas Bernhard. e..
Quest’anno è come l’anno di mille anni fa,
noi portiamo la brocca e sferziamo la schiena della vacca,
facciamo e non sappiamo nulla dell’inverno,
beviamo mosto e non sappiamo nulla,
presto saremo dimenticati
e i versi svaniranno come neve davanti alla casa.
Quest’anno é come l’anno di mille anni fa,
guardiamo nel bosco come nella stalla del mondo,
mentiamo e intrecciamo cesti per mele e pere,
dormiamo mentre le intemperie consumano
davanti alla porta le nostre scarpe infangate.
Quest’anno é come l’anno di mille anni fa,
non sappiamo nulla,
non sappiamo nulla del declino,
delle città sprofondate, del vortice in cui sono affogati
cavalli e uomini.
Umilmente mi chiedo: “Cambierà mai?”
2 Comments on "Eterno ritorno dell’uguale"
Il mondo è nuovo ogni giorno, ma gli strumenti che usiamo – parlo anche di ciò che siamo e della nostra cultura,- non ci consentono di superare i nostri limiti, possiamo molto, nel tempo moltissimo ma lo spazio in cui ci muoviamo è già segnato e limitato. (Hai pensato al libro di Quelet nella bibbia?)
Ciò che è accaduto è talmente grave che dovremmo indignarci tutti e sommergere la RaI di lettere di protesta. Dovremmo anche evitare di guardare porta a porta im modo che chiudano la trasmissione e che il suo conduttore se ne torni a casa ed abbia tutto il tempo di pensare e capire cosa ha fatto (ammesso che la sua presunzione e spocchiosita’ lo permettano). Ma questo è un’utopia perché ciò che accadrà è il nulla totale. Oramai siamo abituati a tutto e niente ci tocca più…. Chissà fino a quando sopporteremo senza reagire. Ma si sa che la speranza è l’ultima a morire.