Questo blog è nato per dare spazio alle idee, dar loro la possibilità di realizzarsi, di esprimersi e lasciare il loro segno. Troppo spesso assisto all’implosione di stelle che non riescono a ballare perché non hanno spazio.
Scrivere sulla scia luminosa della loro potenzialità è un modo per non rendere vana la loro apparizione.

Proprio a me è capitato di dover dire a una di loro: “no, guarda qui non c’è posto, cambia strada”.
Si tratta di street-art. Adoro i graffiti sui muri di città; li vedevo dal treno entrando alla stazione di Milano, sul finire degli anni ottanta. In particolare, la parete di un palazzo alto, in periferia. Immaginavo fosse abitato da artisti o gente appassionata di arte, bellezza e vita. Qualche giorno fa qualcuno mi ha fatto notare che anche la parete del mio palazzo sarebbe adatta a graffiti poiché senza finestre ed affacciata su un largo giardino…
“No, qui i condomini non approverebbero” ne sono certa perché mi è capitato di parlare con loro di street-art e i loro pareri oscillavano dal nero brillante al grigio sporco.
Questa è una sconfitta, anche mia, un’altra stella che muore prima di nascere, questa volta mi sento vittima e carnefice… così sia scritto nell’etere dei sogni virtuali; gli artisti ci sono e hanno qualcosa da dire ma mancano gli animi che li stiano a sentire. Credo che sia questo il problema, non mancano i cervelli, le giovani idee e volontà manca il nostro sostegno.