Bimbo caro, la perfezione è in acqua e non in cielo
ti immergi e ti sostiene
ti accarezza
mi rende parte di me stessa.
L’acqua si presenta e si fa conoscere
lasciati andare lei ti protegge
sospende l’obbligo
respirare
come un sogno ad occhi aperti
ti isola dal girare mondano
e mi vuole bene. A me che mi riconosco nel tu
parlo tanto con me stessa
che l’io mi è estraneo

calata nella realtà marina
mi ritrovo
l’acqua riempie il vuoto
riempie le orecchie per attutire i suoni gracchianti
di un presente confuso che stordisce chi gli da retta.
Qualcuno ti battezzerà uomo
ma dovrai trovarlo l’uomo vero
quello che cammina eretto
anche su sentieri pietrosi e accidentati
io ti aspetto qui, nel mare
qui mi sento parte di qualcosa
ti aspetto per non farmi trovare
dai miei sensi di colpa
libera, bimbo, dalla perfezione,
libera di essere io.