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Innocenti sul pianeta Terra

Innocenti sul pianeta Terra

diluvio Carissimo Pianeta Follia,
Ormai ci conosciamo da anni, ci capiamo, anzi io riconosco più facilmente la logica che vige nella tua realtà che quella calpestata nella mia.
I cittadini del mio pianeta disprezzano il “borgo natio” e cercano di distruggerlo, annegarlo, asfissiarlo o, almeno, non arginano (in nessun modo) la devastazione provocata dalla loro stessa presenza.
Il fiume in piena del rancore verso l’Eden perduto, trasforma in fango melmoso qualunque cosa trovi davanti al suo cammino…

così, dopo il meteo anomalo dei giorni scorsi, capita di sentire: “No, ma che alluvione, due gocce, nessun disastro è un’esagerazione”, capita di sentire queste parole mentre si deve cambiare strada perché la solita è chiusa e allagata mentre sul telefono amici mandano foto delle loro macchina sommersa dalla pioggia e la palestra sotto casa è chiusa per corto circuito elettrico.
Guai a parlarne con chi non si è bagnato… “Non vedi intorno a te i segni della pioggia forte e prolungata?” No, più persone asciutte mi hanno ripetuto “Non ho visto piovere forte”.
Dunque non ha piovuto… non forte, d’altronde “Il peccato è negli occhi di chi lo vuol vedere”… in questo senso i cittadini del mio mondo sono tutti innocenti anche se stanno provocando la morte del nostro pianeta.
Finirà che le loro colpe le dovrai pagare tu, Pianeta Follia, pagherai con la vita e noi ci trasformeremo in te, riconciliando anima, corpo e cervello di ritorno dalla vacanza con te.

7 Comments on "Innocenti sul pianeta Terra"

    “non esistono i fatti s solo le interpretazioni”no, scusami non equivoco quello che hai scritto, tu parlavi dell’egoismo per cui vediamo solo le cose che ci toccano e nel momento in cui ci toccano. Naturalmente hai ragione è una follia che porta alla distruzione, al contrario la cosidetta generositò spesso non è altro che la capacità di guardare lontano, una capacità che se non ripaga sempre l’individuo è fondamentale per la specie umana. Ma in fondo anche in questo aveva ragione il vecchio Nietzesche non esiste morale e neppure provvidenza abbiamo solo la possibilitò di creare la nostra salvezza e ………non sempre

    Sì Mario, penso che ognuno abbia parte nella costruzione del proprio destino… mi chiedo però che errori stia io facendo perché il mio destino appare molto simile ad un pasticciaccio!!!!

    Per la gente poco consapevole dei rischi che corriamo è portata sempre a sottovalutare le catastrofi climatiche che ci stanno sempre più spesso colpendo. L’importante è che non li abbia colpiti direttamente.

    Lucia, il tuo scritto, sembra il seguito, logico e naturale, del tuo bellissimo romanzo a puntate (e di cui mi riprometto di farti sapere compiutamente quello che ne penso)in cui hai espresso le stesse preoccupazioni lì, accompagnate da un senso di totale impotenza. Lì,tutto portava “all’ineluttabile”, qui riaffermi i tuoi timori ma, ti ribelli contro la strana ed inspiegabile stupidità umana. E’ inutile che ti dica quello che ne penso. Siamo in pochi e siamo inascoltati come tanti Don Chisciotte. Pur giovane, sei più saggia di tanti miei coetanei. Ciao Lucia: I tuoi scritti, fanno molto riflettere !!

    Farò un paragone. Camminiamo in un bosco. Smarriamo la retta via. È pomeriggio tardo e già imbrunisce. Concitati cerchiamo la strada attraversando rovi e spini che ci graffiano la pelle fino a lacerarla. Non un osso ne avrà pena. Ma ancor più stupefacente neanche la pelle verserà una lacrima se non quella direttamente interessata, che ne verserà di sangue.

    pARLIAMO DI UNA PARTE VIVA? forse la pelle non piangerà tuttavia il dolore portato dal sistema nervoso al cervello creerà problemi, malesseri ebruciori vari. Se la parte è viva è anche sensibile.

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