Magari dormissi
Risveglio nel buio profondo
Senza riferimenti
una sensazione di gravità che fugge
un accenno come un presagio temuto
niente di tangibile e
appena respira bile
Poi, un chiarore soffuse
in alto
qualcosa di meno assoluto
forse le mani scontrano una cosa compatta
ai cui graffi mi aggrappa
per arrivare alla luce
che non so cosa sia
il riflesso di una speranza
nel vuoto abisso
non puoi guardarti i piedi
per non sprofondare
e nemmeno fissare le stelle
per non trovarti perduto
Quando l’incubo diventa realtà
Vai avanti fra uno spasmo e l’altro
al meglio possibile
senza cercare la fine
di cui sono già parte.