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Il liceo Ferraris e il progetto “Comenius”

Il liceo Ferraris e il progetto “Comenius”

ferraris ComeniusLa conoscenza della realtà in cui viviamo è frutto della conoscenza dei popoli che la animano. Alla formazione di questa coscienza contribuisce lo studio della storia e della cultura di popoli diversi da quello di provenienza. Importante è capire come pensano per interagire con loro nella stessa realtà.

Di Lucia Pulpo

Lo scambio diretto di parole e pensieri è, da sempre, la maniera più efficace e breve per arrivare all’intesa e da lì alla costruzione condivisa e responsabile della “realtà futura”.

Il progetto europeo Comenius, avviato nel 2006 e diretto alle scuole: dalle primarie agli istituti di formazione secondaria, ha l’obiettivo di formare gli studenti con lo scambio culturale che significa anche formazione linguistica e tecnologica ed esperienza di accoglienza e solidarietà.

Amos Comenius è stato teologo, pedagogista e insegnante, strenue difensore dell’istruzione pubblica e non a caso il progetto europeo porta il suo nome, come altri progetti analoghi (Erasmus, Leonardo) rivolti a europei universitari o lavoratori che vogliano accrescere le proprie competenze professionali confrontandosi con altri popoli vicini.

La progettazione degli scambi si è conclusa lo scorso dicembre, ma alcune scuole di Taranto avevano già presentato la loro domanda e stanno realizzando il loro scambio culturale. Fra queste il liceo Ferraris che a Febbraio ha visto la prof.ssa Flaviana Ciocia e la prof.ssa Annarosa Maggiore, nell’incontro preparatorio in Polonia cui è seguito il viaggio, a Ostrava-Praga, degli studenti Valeria Sini, Riccardo Tomba e Alessia Notarnicola, accompagnati dalla prof.ssa Flaviana Cioccia e dalla prof.ssa Delia Bartolo. Un viaggio per portare il proprio contributo di studio sul tema prescelto per il Comenius di quest’anno, ovvero: “Unsung Heroes” (eroi sconosciuti), ricerca nella quale si sono cimentate più classi con la realizzazione di video e interviste, il percorso virtuale nel museo a Praga dedicato ai dissidenti politici “deportati” durante il regime comunista, l’eroina Milada Horakova che ha combattuto col regime nazista prima e dopo con quello comunista e lo sportivo di hockey, Martin Pavlu .

Lo scambio cui partecipa il Ferraris è con Istituti di nazionalità Tedesca, polacca, ceca e inglese. Infatti, proprio in Inghilterra si otterrà il prossimo meeting e, soprattutto, nei primi mesi del nuovo anno saranno gli studenti delle altre nazioni partecipanti a venire, con i loro insegnanti, a Taranto (15-20 studenti in totale) per presentare le loro ricerche sui nostri “Eroi sconosciuti” e sarà una bella opportunità per far conoscere la nostra città e farla entrare così nei progetti sul futuro europeo.

All’incontro di presentazione, venerdì 6 giugno, erano presenti le istituzioni con la consigliera regionale Annarita Lemma, l’on. Michele Pelillo, il dott. Luigi Romandini per la Provincia e l’assessore comunale Vincenzo Bailo (per l’occasione, delegato dal sindaco) e c’era anche l’Università ionica con il prof. Giuseppe Sanseverino e la prof.ssa M. T. Paola Caputi.

Questo progetto offre un’opportunità ai ragazzi di oggi che era impensabile per i ragazzi di ieri.

Uno scambio che è già parte di un cambiamento che apre le menti e ne proietta i pensieri in orizzonti più ampi e ricchi di altri pensieri con cui creare ulteriori riflessioni con cui costruire un futuro impensabile ma reale.

Prof. Marco Dalbosco, dirigente dell’IISS “G. Ferraris”, ha concluso sottolineando che la scuola deve formare gli individui e dargli autonomia affinché possano gestirsi ed evolversi e superare i loro maestri. Dal Comenius all’Erasmus fino al mondo che verrà.

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