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Grecia e Magna Grecia” in mostra con Taranto

Grecia e Magna Grecia” in mostra con Taranto

004_ilborgoanticoeilmarpiccolo_annasvelto_IMG_2328I greci chiamarono la loro colonia “Magna” perché qui trovarono terre ricche di beni necessari, molto più ricche della madre patria. Per questo gli scambi commerciali e culturali furono fiorenti e vantaggiosi per entrambe le parti. Il console onorario italiano a Poros nelle isole Cicladi ha pensato di mostrare la bellezza di queste isole per invitare i turisti a visitarle con uno scambio d’inviti, così ha aperto la mostra anche alle terre che la ospitano favorendo la circolazione delle informazioni attraverso gli scatti di fotografi che amano e vivono nei  territori ritratti.

Il console si è rivolto alle associazioni di greci che vivono nella Magna Grecia e gli ha chiesto d’ospitare la mostra e di contribuirvi con scatti di un fotografo “locale”. Taranto non poteva mancare essendo la capitale storica, ma la presenza di famiglie greche non è significativa e comunque non ci sono associazioni di greci, c’è però l’associazione del “Dopolavoro filellenico” al cui presidente e fondatore Giancarlo Antonucci e alla fotografa Anna Sveltoci siamo rivolti per sapere qualcosa della mostra a Taranto:

La mostra si terrà presso il liceo classico “Quinto Ennio” nelle ore di apertura scolastica, perché in quella location?

Gli incontri della nostra associazione si svolgono in questo liceo, almeno per ora non abbiamo una sede. Ho fondato l’associazione 4 anni fa ma non abbiamo finanziamenti, mettiamo una quota come soci e finanziamo una borsa di studio per gli studenti greci che vengono qui a seguire il convegno annuale dell’Associazione italiana di cultura classica a Taranto, inoltre abbiamo organizzato iniziative come la lettura delle poesie di Josè Minervini sui reperti greci del nostro museo. Ma non abbiamo molte risorse economiche.

La vostra associazione ha soci greci?

No, noi siamo interessati alla Grecia ed alla sua cultura. Tutta la Grecia sopratutto quella moderna ci interessa ed abbiamo anche organizzato seminari per approfondire la conoscenza sull’attuale crisi economica.

La mostra è itinerante ma che percorso segue e quanti sono gli scatti che saranno esposti a Taranto dal 7 al 14 Marzo?

Le fotografie (in formato grande 50 per 70) sono 50 di 13 fotografi alcuni greci altri italiani. La mostra è partita da Perugia, farà tappa a Brindisi, Bari, Calabria, Sicilia, le isole Cicladi e infine, a settembre, giungerà presso l’istituto italiano ad Atene. Ma all’iniziativa stanno aderendo anche altre associazioni per cui probabilmente la mostra sarà arricchita da altre immagini e il percorso avrà più tappe.

Grecia e Magna Grecia” questo è il titolo della mostra ma quanto c’è ancora a Taranto della Magna Grecia e cosa possiamo ancora dare alla “madre patria”?

In Grecia, Taranto è molto conosciuta perché studiano la storia “comune” ma non conoscono il quadro della Taranto contemporanea. Della Magna Grecia noi conserviamo la cultura, il ricordo e ultimamente abbiamo ritrovato l’orgoglio della fondazione spartana. La città è cresciuta sopra i luoghi di Taras così le testimonianze archeologiche si riducono ai reperti delle tombe  conservati nel museo che spesso sono strabilianti per qualità e bellezza.

Taranto sarà raccontata da 5 scatti di Anna Svelto…

Abbiamo chiesto a diversi autori di regalarci qualcuna delle loro opere ed Anna ha aderito immediatamente con molto entusiasmo. Abbiamo scelto 5 fra 30 fotografie.

Anna Svelto, mi dica perché tanto entusiasmo, e questi scatti fanno parte di un altro suo progetto?

Amo la mia città e spesso la fotografo per piacere personale. Quando sono stata contatta per questa mostra itinerante ho pensato all’opportunità che aveva Taranto di farsi conoscere oltre la sua provincia. Ho aderito con slancio dovuto all’attaccamento alla mia terra.

Quali sono i soggetti particolari dei suoi negativi?

Negativi ma solo da sviluppare. Quelli che hanno scelto riguardano il borgo antico, i “cozzaruli” ovvero alcuni pescatori della famiglia D’Andria, il ponte Girevole, il lungomare umbertino e il Castello Aragonese completi di una breve descrizione per favorire la conoscenza e la curiosità di venire a vederli.

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