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Viva la libertà

Viva la libertà

Una pellicola della durata di 95 minuti che apre le porte alla speranza ridandoci la forza e la consapevolezza dell’impegno ciile, qualcosa si può fare, la catastrofe è uno spauracchio per alimentare la paura e con essa l’inerzia.

Nel film il fratello geniale del segretario del maggior partito d’opposizione, trovatosi a sostituire temporaneamente il leader politico, si immedesima nei suoi panni e in un comizio elettorale cita Arnold Brecht: “Non aspettarti nessuna risposta oltre la tua”. Potremmo sintetizzare così la chiamata all’impegno civile che il film lancia con brillannte efficacia. Brillante perchè la storia drammatica è sostenuta da scene e dialoghi così intelligenti e chiari da rifulgere di luce come una stella accesa nel buio di una notte senza luna. La notte buia è quella della politica a caccia del consenso che manca perchè gli elettori disertano, o forse sono i politici a non riuscire più ad entusiasmare, coinvolgere e farsi seguire da nessuno, nemmeno dai propri fedeli.  Dall’abisso in cui sembra destinato a finire il partito viene salvato dal comparire improvviso di un uomo, un anticonformista e pazzoide nella sua autenticità di essere pensante, il fratello gemello del capo designato dallo staff del partito stesso. Difficile distinguere attore, personaggio e fratello gemello, i tre volti si fondono in un’unica anima e questo è merito  dell’artista che fa vivere e scoprire cosa si nasconda dietro a quel corpo di celluloide.

Il protagonista, interpretato da un formidabile Toni Servillo, è accompagnato sulla scena da un Valerio Mastrandrea eccezionale interprete del segretario personale del politico che rimane affascinato dal sostituto professore di filosofia,  e gli spettatori con lui, in un ulteriore gioco di identificazione, scomparsa e riapparizione (come dice Servillo sul set: “bisogna scomparire per essere visibili”).

Altri interpreti sono Valeria Bruni Tedeschi, Miichela Cescon ed Anna Bonaiuti, diretti magistralmente dal regista Roberto Andò che è anche l’autore del libro”Il trono vuoto” da cui il film è stato tratto.

Il romanzo ha vinto il Premio Campiello per Opera prima dello scorso anno (2012).

Il film è uscito da qualche mese (Febbraio 2013) al cinema ma non può essere fermato ed ancorato con una data perchè, malgrado il suo riferimento alla realtà contingente che stiamo vivendo, il significato ed il messaggio contenuti, sono imperativi morali “ever green”… Viva la Libertà, sempre!

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