Vipera
è vipera comunque
ha il veleno dentro
può tentare di rompersi i denti
può cercare di non mordere nessuno
ma il veleno è lì
e la corrode nelle viscere fino all’anima
si mischia al sangue e lo tramuta in acido
buono a niente
nemmeno tanto efficace
amaro sì e senza altra possibilità
amaro amare
veleno che fa della vipera la vittima
vittima e carnefice
nemmeno la morte l’aiuta giungendo troppo tardi
ma questo non si deve dire
è peccato
e la vipera deve soffrire
magari sorridere senza mostrare i denti
rotti, brutti e sporchi del veleno che cola
e la ingoia in un silenzio cieco
che non ammette rimorsi.
3 Comments on "Vipera"
non ho mai conosciuto la vipera di cui parli, ma piuttosto un riccio che quando dice no al mondo si chiude e non esiste piu’ niente e nessuno…non ha aculei pungenti ma forcine morbide per aprire i lucchetti arrugginiti dei cuori di chi e’ stanco di prendere pugni in faccia e nello stomaco…ha un musetto intrepido e curioso, degli occhi indagatori e una mente creativa e fantasiosa…ma oggi ha deciso di indossar la maschera della vipera, non le si addice, troppo grande, non le calza per niente…io aspetto il mio riccio poeta e dinamico…nell’attesa mi seggo e indugio!
Che dire? Libera interpretazione!
Povera vipera, non ha molta scelta ma noi si, anche quando mastichiamo il nostro veleno , perchè non siamo una cosa sola , ognuno di noi è un caleidoscopio di diverse possibilità e di diverse identità :”ciò che il bruco chiama la fine del mondo, il mondo chiama farfalla” e se vogliamo può essere così. Anche se in ritardo ti faccio i miei auguri. Mario
Ps. ci sentiamo per programmare la serata su Simone WEIL in biblioteca?