EU Cookie Law

Il segno delle idee

Il mio spazio creativo

Il mio perché…

Il mio perché…

 

Il vento del nord non condivide i miei brividi di freddo

passa sopra di me senza accarezzarmi ed io non lo chiamo

lascio che passi indifferente, senza curarsi di me.

Non ha consistenza,

la sua ombra non lascia tracce di umido sulla sabbia

forse profuma addirittura di erba, di mattino limpido

ma non ha anima e svanisce perdendosi nei riflessi alzati con le onde sul mare .

Brutto a dirsi ma, in me,c’è il vento di Scirocco

pesante, bagnato e goffo

non saprei decidere se

sia il sangue mio a scaldarlo

oppure sia lui a sciroccarmi l’anima

certo è che mi porta sempre fuori

a cercare la luce del Sole,

la luce assoluta dei nostri panorami

dove le ombre gareggiano per rifugiarsi

in posti riparati dalla realtà trionfante del giorno

ma c’è poco da scappare

nell’ombra sicura delle cose si perde il senso stesso

del proprio respiro.

Ecco perché sono tornata qui,

per riunirmi con lo Scirocco,

toccargli il cuore e rimettere a posto il mio,

17 maggio 2013, si è svolta la premiazione al liceo ”Aristosseno” del Concorso “Una rosa per un racconto”, V edizione.

Concorso, finalizzato alla diffusione di scrittura creativa, lettura, riflessione su tematiche attuali, prevedeva la composizione di un Racconto sul tema “VIOLENZA E’…”

Una giuria costituita giovanissimi e disponibilissimi Giurati ha risposto al progetto di parlare della Città e del suo futuro. I giudici hanno comunicato ai ragazzi in gara ed ai convenuti il senso del Loro impegno culturale ed il perché intendano continuare a viverlo a TA, la Loro Città. Si discuteva il tema: “ Come la LETTERATURA, letta, scritta, valorizzata, insegnata, può contribuire al Futuro (di Taranto)?”, di qui la mia poesia come presidente della giuria della prima edizione che fu…   (Lucia Pulpo)

Gli Autori e i Racconti vincitori: prima classificata Miriam Galerati con “Parole di sangue”; secondo Francesco Intini con “Anatomia delle nuvole”; terza Caterine Cinieri con “Storia di ordinaria violenza”.

14 Comments on "Il mio perché…"

    Alla lettura dei Tuoi versi quel pomeriggio, un soffio di scirocco ci ha invasi: struggente la percezione delle radici…

    Complimenti. Il vento di scirocco ci vorrebbe in questi giorni anche un pochino al Nord, sembra di essere a Novembre!

    Cmq sarò un sognatore ma continuo a credere che una speranza ci sia per questa città, e credo che proprio dalle arti e mestieri possa rinascere qualcosa, proprio perchè staccato dal concetto di profitto.

    Sì, è quel che ripetono in molti. Un motivetto canticchiato, ma speriamo che non passi con la “stagione”…

    Dobbiamo continuare a sperare che un vento “giusto” possa cambiare il futuro .. altrimenti cosa ci rimane????

    Però quando soffia il vento porta anche nuvole e guai… ma, chissà se il tuo è vento esclusivamente buono toglierà di mezo la polvere… grazie, ciao!!

    Quando si parla di industrie si pensa a quelle che operano nel settore metallurgico, tessile, del legno, ecc.. Industrie che spesso inquinano e consentono lauti incassi solo per poche persone. Ma esiste un’altra “industria” che si tende a mettere da parte, ed è un’industria che non inquina, anzi, spesso purifica l’animo umano. Certo, non è elegante usare il termine “industria” per riferirsi al mondo della cultura, però io sono convinto che il Meridione d’Italia può eccellere in questo settore, e città come Napoli e Taranto possono avere un ruolo di primo piano nella “produzione culturale nazionale”. La scorsa estate ho visitato Taranto: è davvero una bella città con un inestimabile patrimonio artistico e, allora, spero vivamente che questa città finisca spesso sotto i riflettori per le sue iniziative culturali. Un saluto a quanti mi leggono, Carlo Silvano (Villorba – Treviso)

    Grande Carlo,
    mi fa piacere sentire che pur non avendo legami affettivi con Taranto, tu sia entusiasta e incoraggiante sul futuro di questa città e spero tu voglia tornare. Alla prossima!!!!!!!!!!11

    Non c’è vento che possa spazzare via le parole cariche di tutta una vita o di un solo istante perchè, anche se lo facesse, darebbe spazio ad altri mille pensieri.
    Se è questo che vuoi lo fai benissimo
    Mauri

    Maurizio caro,
    le tue parole mi sorridono dallo schermo… a parte quel “se è questo che vuoi”
    Cosa voglio io? vorrei capire perchè in me si alza sempre tanta polvere, polvere e nient’altro. Una sabbia sottilissima con cui non si riesce a costruire nulla di solido, qualcosa che mi offusca e sofoca la coscienza e fa male ma non uccide e gira, si alza e riprende…ma sono fatta così, male ma così non è questione di volere ma di capire.
    Non mne faccio niente delle belle parole che offuscano la vista ancor di più della mia polvere. lo scirocco è umido e bagna per un po’ la sabba e la compatta poi ricomincia tutto il girotondo…
    grazie del tuo intervento, ciao!!!!!!!

    Bellissima!!!!!!!!! Speriamo che questo vento di cui la poesia parla possa modificare alcuni aspetti del futuro! Ma secondo me non dovremmo pensare a come sarà il futuro ma godersi il presente bello o brutto che sia !!!!!!!!!! POESIA. BELLISSIMA COMPLIMENTI

    Beatrice la tua voce fresca è di conforto per vecchie mummie come me. Sai come diceva il mio nonnino?
    “La tua bocca fosse di zucchero” e speriamo lo sia anche il futuro!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

CAPTCHA: Completa l\'operazione sottostante *