Carlo Pisacane, mio padre and me
Il libro di Giancarlo De Cataldo, Il maestro, il terrorista, il terrone, è un saggio di 130 pagine dove l’autore ricostruisce abilmente l’albero genealogico-ideologico della sua famiglia e più genericamente dell’Italia unita.
Ci sono le idee sociali, l’appartenenza allo stesso humus, i sapori “ancora masticati” da generazioni di italiani che forse non sono coscienti di esserlo e per questo è bene che si offrano loro spunti di riflessione.
I personaggi presi in esame sono Giuseppe Mazzini, Felice Orsini e Carlo Pisacane. “e’ giusto ricordarli. Perché’ la memoria delle loro gesta e’ un prezioso stimolo per l’agire quotidiano, e un eccellente antidoto alle miserie del presente”.
Probabilmente questo testo nasce in appendice a I Traditori, un approfondimento ma non ci sono semplicemente le biografie di tre personaggi importanti per il nostro Risorgimento, in questo testo è evidente il tentativo di connettere la propria storia personale con quella più generale scritta sui manuali scolastici.
“Eran trecento eran giovani e forti e sono morti. – Dentro di me ridevo dell’enfasi della zia, e quel nome Pisacane, mi sapeva anch’esso di logoro e stantio. (…) Ma allora ero solo un ragazzino che sognava alternativamente e cumulativamente di fare il pilota di Formula Uno, lo scrittore come Salgari, l’astronauta che scopre i marziani e li scopre simpatici.”
Giancarlo De Cataldo, Il maestro, il terrorista, il terrone, Laterza
pubblicato su CosmoPolis il 19/2/2013