Il regista inglese Ken Loach è autore di film memorabili. Ultimo in ordine di tempo The Angels’ Share premiato al recente festival di Cannes.

In questi giorni ha siglato il suo capolavoro, almeno io lo ritengo tale perchè in nome della coerenza con i suoi principi “operai” ha rifiutato il premio alla carriera offertogli dal festival di Torino (che sarà inaugurato domani) perchè alcuni operai del Museo del cinema di Torino, dipendenti dalla stessa cooperativa che organizza il festival, hanno scritto al regista denunciandogli la loro condizione di sfruttati.

Il regista Loach, dopo essersi meglio informato attraverso i sindacati, ed aver scoperto che effettivamente questi lavoratori ricevono i salari più bassi di tutta Europa, ha deciso di rifiutare il premio e, virtualmente, di darlo a loro. Solidale con gli sfruttati e coerente con i principi che hanno ispirato tutti i suoi film.

Fortunatamente la realtà supera la fantasia, si chiamano eccezioni ma chissà che non diventino regole… Spesso gli artisti precorrono i tempi con gesti d’avanguardia.

Questa opera è il capolavoro che aggiunge valore a tutti i suoi passati lavori e fa ben sperare per il nostro futuro non di spettatori ma di attori di vita!