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Il Mirto e San Giuseppe

Il Mirto e San Giuseppe

La notizia buona,buonissima, anzi ottima è che non ci sono novità. San Giuseppe è passato con tutti i falò che si fanno per festeggiarlo, ma non ha distrutto la staccionata del parco del Mirto nel quartiere difficile di Paolo VI. Questa è la news eclatante, ma siccome su questo blog non ci sono articoli ma storie ora vi racconto questa favola del parco felice.

In un angolo nascosto dalle canne un giorno di 200 anni fa nacque un Mirto che crebbe rigoglioso perché beveva il liquore fatto dalle sue bacche e in silenzio fra i sassi e la terra incolta riuscì a scampare perfino alle guerre mondiali, alle alluvioni, alle piogge acide ai fumi dell’acciaieria fin quando gli uomini si accorsero di lui e gli costruirono intorno un recinto e lo chiamarono Parco. In fondo è bello sentirsi protetto e al sicuro con le signorine che vengono ad innaffiarti le radici e qualche ochetta del lago artificiale vicino che viene a tenere compagnia. Però la notte di san Giuseppe viene per accendere i falò e il recinto di legno chiede di partecipare… e l’albero del Mirto non sa più se buttarsi nella mischia o tornare all’abbandono di sempre. Invece san Giuseppe quest’anno ha cambiato lavoro, niente legna da tagliare, c’è crisi ed è stato licenziato. Così la staccionata ha deciso di continuare ad abitare col Mirto… non è il tempo giusto per prendersi vacanze da turisti.

5 Comments on "Il Mirto e San Giuseppe"

    bella la storia del Mirto e della staccionata e della loro amicizia, servono proprio delle belle storie con lieto fine che contrastino questo pessimismo dilagante e cotanta violenza a tutti i livelli!evviva S.Giuseppe, evviva il Mirto, evviva il Parco ed evviva la staccionata che sopravvive nonostante le tentazioni del caso!

    Il “Parco del Mirto” è stato inaugurato lo scorso Dicembre ed è una chicca… teniamo le dita incrociate!!!!!!

    Ieri mattina uno dei volontari che accudiscono il parco mi ha telefonato contentissimo perchè temeva le razzie dei vandali… contento perchè avevano lasciato integro il parco, come se fosse “scontato”che dovessero rovinarlo…

    bellissima la storia! miracolo a taranto!il parco sopravvive.
    forse i tarantini,dopo tanta distruzione e devastazione della natura, stanno cominciando a capire che il territorio va rispettato e ammirato perchè è un bene prezioso da conservare per noi e per le prossime generazioni beatrice

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