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Il segno delle idee

Il mio spazio creativo

Antilla, la sorella scintilla

Antilla, la sorella scintilla

Ciao bella,

ho bisogno di parlare con un’amica…

mi piacerebbe dirti che tutto va bene e che il mare ha riflessi di luce tanto inaspettati quanto stupefacenti, ma parliamo che non riesco a dipingere sulla tela della mia coscienza di oggi. Probabilmente io sono un essere troppo solitario per vivere tra gli uomini comuni, probabilmente devo tornare nella mia caverna sulla montagna, quella di Sils-Maria a 800 piedi sul livello del mare. Sì, è anche colpa mia, a stare sempre così isolati si finisce per non riuscire più a comunicare col mondo esterno, si perde l’interesse a farlo… Fortuna che il mio lavoro è ascoltare e non parlare Infatti quella è l’unica maniera per meditare e curare le ferite interne. Così dovrò scegliere e quando avrò scelto non tornerò più indietro. Qui oggi c’è il sole, non so dirti che effetto fa ma spariscono le ombre sul muro e sulla scrivania, quelle ombre dovute alla posizione del neon… in realtà cambiano semplicemente proiezione ma non me le trovo più davanti agli occhi e questo mi rallegra; però le ombre ci sono tutte anche se la luce è più forte e più dorata. io adoro guardare le ombre in corridoio perché le fonti di luce (le finestre) sono più d’una e a ognuna corrisponde un’ombra che s’interseca e sovrappone alle altre: quella proveniente dal salotto, quella dalla cucina, quella dalla camera da letto, quella dalla mia stanza… si mescolano, si confondono, sgomitano e si scompigliano infine ne esce un pezzo di una e uno dell’altra. ma io non sono ombra che si mescola alle altre. io sono luce. e voglio continuare a essere luce. non accetterò niente di meno. Scusa lo sfogo ma era proprio necessario per non spegnermi. Ora possiamo tornare a ridere del nostro essere spicole formiche impazzite che ballano sul mondo!

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