EU Cookie Law

Il segno delle idee

Il mio spazio creativo

Da Fukushima a Neanderthal

Da Fukushima a Neanderthal

  Dal ritrovamento in una grotta di ulne dove furono sepolti rispettivamente un gracchio ed un gipeto, gli archeologi hanno dedotto che l’uomo di Neanderthal sia stato vanitoso… ma dopo il disastro in Giappone ancora gli studiosi s’interrogano sulla pericolosità delle centrali nucleari. Forse le radia­zioni nucleari hanno fatto regredire i nostri studiosi fino all’era della pietra e forse le loro menti sono rimaste lì imprigionate dalla paura di dover affrontare i problemi del futuro. Oppure siamo noi a crederci proiettati verso il futuro senza accorgerci di essere già stati trasformati in fantasmi dopo l’esplosione della centralina nucleare che “avevamo” costruito vicino casa per evitare il fastidio di concentrarci su energie alternative. Una maniera per ribadire che a noi non c’è alternativa… vivi o morti che siamo!

5 Comments on "Da Fukushima a Neanderthal"

    “vivi o morti o x”, canta Ligabue in una sua canzone. e devo dire che secondo me,ci sono tanti x attorno a noi, chi li chiama “x sconosciute”, chi “cellule dormienti”, chi “x ignota”.sta di fatto che fanno piu’ danni che altro.allora la scelta e’ tra vivi o morti, preferite vivere o morire?volete decidervi?io preferisco la vita e scelgo la vita, ma a causa di qualcuno non vedo perche’devo invece andare incontro a morte sicura.Prferite la morte andatevene su un’isola deserta e fate tutti gli esperimenti che volete ma su voi stessi e lasciate vivere noi, che vogliamo vivere e abbiamo il diritto di vivere

    secondo me, dovrebbero completamente lasciar perdere il nucleare in Italia, e non solo rimandarlo. Ma come si fa davanti a disastri del genere a pensare ancora che questo sia l’unico modo possibile per produrre energia! abbiamo il sole e il vento…usiamoli!io voglio vivere e voglio che anche chi verrà dopo di me possa vivere nel migliore dei modi!

    La cosa tragica è che i sostenitori del nucleare sono convinti di saper gestire le centrali e sono convinti che, in fondo, le scorie basta chiuderle bene in un magazzino e buttare la chiave e la questione finisce lì…Mentre a finire non la storia delle radiazioni ma la vita che intaccano. E le vittime ci sono sempre.

    Guarda io posso essere d’accordo che ci sono tecniche che permettono la messa in sicurezza delle scorie al 95% della casistica, ma il problema rimane il 5%, che si verifica solo in casi eccezionali. Vabbè ma se si verifica anche solo una volta è la morte per quasi tutta la popolazione, è questo il concetto che non riescono a capire.

    In Giappone è stato un mix di eventi eccezionali a generare il “problema”, ma adesso le conseguenze si avranno per decine e decine di anni a venire, senza che alcuna soluzione possa essere attuata in modo radicale per un risultato soddisfacente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

CAPTCHA: Completa l\'operazione sottostante *