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Il segno delle idee

Il mio spazio creativo

Il riflesso di un sogno

Il riflesso di un sogno

 

Senza lenti

l’orizzonte è un’impressione

assoluta, immensa,

travalica i confini della luce

della voce, del sogno.

I pensieri si disperdono,

lo spazio in me rimane vuoto

e i sospiri appena accennati

rimbombano con echi assordanti

imponendosi alla mia attenzione.

Il desiderio così espresso

ha sapore di promessa solenne

immortalata dal panorama

tutto è lì,

in quel luogo remoto e sfumato

che ha rapito e vinto

l’ansia di cercare fuori

quel che non so trovare dentro

e sfugge alla vista con le mie certezze.

Qui ci sono io

smarrita fra paure ed errori

piccola e limitata

il riflesso del sonno di un dio magnanimo.

4 Comments on "Il riflesso di un sogno"

    quanto mistero e distanza tra cio’ che c’e’ fuori e cio’ che si ha dentro!e se anche le lenti ci facessero una realta’ distorta?e se crediamo di vedere qualcosa che invece non esiste?e se dentro di noi c’e’ gia’ tutto e non lo riconosciamo?oggi mi sento la donna del “se”, le ipotesi e i dubbi danno sale alla vita, Cartesio sarebbe contento, e i fatti aggiungono quel non so che di zuccheroso che apre la mente!

    …”In base ai miei principi c’è una reltà…”? (Berkeley, Philosophical Commentaries). Lo stesso filosofo scrive ancora: “Non si impieghi alcuna parola senza rapppresentazione” e idealmente Wittingestein completa dicendo che sia lecito parlare soltanto di quel che si conosce, il resto è meglio tacerlo.
    Non è questione di quel che sapppiamo ma di quel che siamo coscienti di sapere, dovremmo ammettere che il resto sono ipotesi da studiare e verificare… fino Al mio amato NIETZSCHE: “NON ESISTONO FATTI MA SOLO INTERPPRETAZIONI”
    Spero che la rappresentazione che ho dato circa la mia interpretazione della realtà… sia chiara!
    lucia

    Non citerò grandi filosofi o poeti poichè ho letto ben poco e non credo di esserne all’altezza per farlo, ti darò solo la mia interpretazione: mi piace molto perchè esprime il limite umano ossia quello di non sapere tutto, o meglio forse di non sapere niente. La speranza che tutto ciò che ci circonda abbia un senso, che quello che facciamo abbia un senso. Ripeto, non ho grandi conoscenze poetiche perciò potrò non aver capito niente della tua poesia ma è la mia interpretazione, giusta o sbagliata che sia. Un abbraccio.

    Ciao David,
    mi piace ascoltare “voci” diverse dalla mia! Anzi, nella poesia, ho scritto che non ho certezze, non ho una voce sicura e che voce e pensieri si disperdono in questo orizzonte (che ho davanti) e mi lasciano vuota al punto da sentire crescere, dentro me, l’ansia e l’horror vacui. Ma giusta o sbagliata… sono io,”il riflesso” o l’effeto dell’incubo sognato durante il sonno da un dio magnanimo (magnanimo perchè mi ha generata!).
    A risentirci presto, lucia!

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