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PRESENTAZIONE LIBRO E QUALCHE POESIA

PRESENTAZIONE LIBRO E QUALCHE POESIA

“Amore non è soltanto un sentimento romantico verso un altro essere, ma è lo spirito stesso della vita” così recita il sottotitolo di questa raccolta affinché sia subito chiaro che qui non si recitano le lodi di un nobile sentimento quanto del sentire, del fluire di esso nel nostro corpo fin dentro l’anima.

DENTRO I QUADRO

M’immergo nell’immagine
di una delle tante notti probabili
sotto il chiarore di una Luna non grande,
uno spicchio appena,
che si riflette e scintilla nel mare.

Uno scenario denso di segreti, misteri, aromi
silenzioso non muto
nel suo salire sulla riva
per portare profumo
di alghe e sale.

Questo è il mare che travalica
i confini della notte
e si unisce al cielo
fino a trovare le stelle
vicino alla nassa di una lampara.

Una brezza scompiglia improvvisamente
l’anima
con un brivido
per regalarti tutta questa meraviglia
ogni volta che ti immergi in essa.

L’incanto della notte sul mareggiata è un richiamo costante
anche lontano dalla riva
nel più acceso dei giorni
ricostruisco quel quadro
per trovare pace.

Uno dei momenti ricorrenti in queste pagine è la notte.
Quando sul mondo sembra stendersi un velo scuro che annulla colori e differenze il cielo si confonde con il mare, il mare sale sulla riva di spiagge dormienti ed i sogni incontrano ed abbracciano i desideri più segreti e profondi che, generalmente, serbiamo nascosti ad una coscienza vigile ed imperiosa.
L’incanto dell’incontro è sancito dalla caduta di ogni inibizione e censura, nessuna paura deve fermare il piacere o la necessità di tuffarsi in questo quadro in divenire che è la vita.
Nella notte dove tutte le mucche sono nere (citando Popper che è un razionalista che parla dell’errore come la spinta verso la ricerca di nuove soluzioni); in un caos di materia indistinguibile, è facile sbagliare, inciampare e cadere; come cade l’ubriaco dopo essersi inebriato di sogni, o forse di vita, “Di virtù o quel che vuoi tu, l’importante è inebriarsi” diceva Baudelaire, ed idealmente aggiungeva rispondeva Paul Verlaine (a cui il libro è dedicato) “non posso più contare le cadute del mio cuore” che è l’effetto più naturale del proprio emozionarsi ed ogni volta che c’è l’occasione assaporare la vita fino al midollo anche se fugge via in fretta e ci getta alla deriva con i vestiti bagnati.
La nostra esistenza non è perfetta non siamo dei o idee nell’Iperuranio platonico, i nostri sensi sono stropicciati dal susseguirsi continuo di luci, ombre, carezze dolci e bocconi amari in un equilibrio instabile che s’infrange continuamente contro gli scogli del nostro litorale frastagliato eppure la vita è sempre lì, come il mare a sorreggerci fin quando capiremo cosa fare.

LEGGEREZZA PRESUNTA

Devo fare qualcosa di sensato
per risolvere
quest’apatia stagnante
in cui mi ha gettato
il sogno infranto
di un futuro organizzato.

Devo, posso e voglio
ma m’incanto
nel guardare i granellini di sabbia
che volano via dal mio pugno
quando, più indietro del bagnasciuga
mi stendo al sole
e ti guardo nuotare.

Allora annoiata gioco con la sabbia
asciutta
la stringo in mano
poi la lascio andare
sulle ali della brezza marina,
una danza di veli
leggera nello sfiorare i miei pensieri.

Tu, lontano nell’acqua
dove io galleggio impacciata
so che uscirai stanco
troppo serio per insegnarmi a giocare
col mareggiata e so che non mi sorprenderai
con una conchiglia pescata sul fondo
gentilmente mi chiederai se
voglio venir via con te;

ma
io non mi lascio andare
come la sabbia sul vento
ne invidio la leggerezza
ma preferisco imparare a nuotare
sola.

REALTà PERFETTA

iL CIELO DELLLE FAVOLE è ASSOLUTO
NON è IL VENTO
A PORTARE LE NUVOLE SUL SOLE
e scompiglio fra i capelli
che svolazzano felici come pensieri leggeri
come sorrisi.

Il Sole non scandisce l’ora di un segreto
di un accordo
un compromesso col silenzio.
Il cielo delle favole è sempre giusto
idoneo al racconto
armonico col suo significato

Oggi, qui, il mio cielo è malinconico
incerto tra le tenebre
ed una luce, persino nauseante
che tortura la mia gastrite
chissà cosa ho sbagliato.

Queste mie poesie vogliono comunicare la sensazione di questo divenire estenuante dei sogni in desideri e, infine, in realtà palpabile.
Non a caso la raccolta si conclude col titolo “COME IO SO FARE”
Perché TUTTA LA MERAVIGLIA DEL MONDO NON DEVE SCIVOLA RCI ADDOSSO ED ANDARE VIA DA NOI senza averci dato la consapevolezza di esserne noi stessi parte.
ANIMA PRESA DA AMORE è un verso della Vita Nova del sommo Dante, a me dice che l’anima deve sempre essere sensibile e disponibile all’arrivo di Amore, malgrado le delusioni e le amarezze che ci sconvolgono ed aridiscono in vita il sommo bene è vivere “fino all’arrivo della mareggiata” che porterà via tutto.

COME IO SO FARE

Capita di uscire a camminare
un giorno senza entusiasmo
il giorno di tanti, non particolarmente mio.

Ho incontrato un sorriso
su un volto non ben riconoscibile
un gesto di cortesia
un saluto veloce ma distratto.

Rispondo per abitudine
senza capirne il motivo
un sorriso come tanti
che si perde per la via.

A casa, nella mia cameretta
ho disegnato una finestra che si apre verso il cielo
e guarda le stelle
nel corso di una notte dolce

Mi chiedo allora
dove voglio fuggire
da cosa
per quale via.

E torno per strada
a cercare quel sorriso distratto
presentarmi
meritare e ricambiare

come io so fare.

Bene, concludo con un insegnamento prezioso che custodisco come una carezza tenerissima dai tempi del liceo quando lo lessi. Questo libro in particolare ma tutto quel che scrivo segue una guida…
Dice Verlaine:
CHE IL TUO VERSO SIA LA BUONA AVVENTURA
SPARSA AL VENTO INCRESPATO DEL MATTINO
CHE PORTA PROFUMO DI MENTA E DI TIMO…
E TUTTO IL RESTO è LETTERATURA.

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