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Vertigine d’amore

Vertigine d’amore

Uscendo da casa
un raggio di sole
si è avvicinato
e mi ha accarezzato il viso.

Il circuito delle luci consuete
non prevede tanta dolcezza
un colore così bello del cielo
una gioia improvvisa
dopo la notte insonne, passata
fra pensieri di te da una parte
e di me, chissà dove.

La solitudine si dissolve
in un abbraccio di sole
in fondo, lo so bene
di essere fatta per cantare di giorno
e tacere nel buio

Un colpo di vento mi raggela il naso
da sternutire ma non piangere,
allora forse
ti ho già dimenticato
come volevi tu.

Stanotte mi sembrava di cadere dal letto
mentre immaginavo le tue labbra
impegnate in un bacio che non conoscerò mai.
Giusto una vertigine
io sono sempre qui a terra

il mio amore è come la carezza delicata
del sole
una illusione che scioglie le ali
meglio navigare in acque sconosciute
imprevedibili
lì sarò sorretta dal mio peso
e dal mio desiderio d’amarti.

2 Comments on "Vertigine d’amore"

    Lucia, più volte mi hai chiesto di non essere troppo clemente con le tue poesie: ma come posso criticare questa meraviglia?? Sei riuscita, per un breve istante, a farmi entrare nel tuo cuore così insopportabilmente pieno di ansie e di paure: dietro il calore, la dolcezza, la gioia che una mattina d’inverno può regalare si nasconde la dura realtà del non-corrisposto. L’ uomo-vertigine non è stato in grado di porsi in ascolto: l’ amore può trasformarsi in rabbia cocente, in una triste conferma. Puoi denigrarlo, umiliarlo, respingerlo ma resta sempre il sogno di chi anche dal buio è disposto a lasciarsi cullare. Un abbraccio

    Alessia

    bella e dolce la tua poesia,ricercati e ricchi di pathos i termini!mihhhhhhhhhmi e’ venuta la vertigine d’amore!che faccio?come la curo?
    anto

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