Tempo, chiedo e prendo un po’ di tempo.
C’è tempo per cadere
per soprofondare in un eccesso di desideri tanto ammassati
da non lasciare spazio al respiro.
Tempo per perdere l’orientamento
e fermarsi in un attimo continuo
solo l’attimo, senza appiglio
senza fondo
continuo a cadere
fino a dimenticare la luce di un inizio
cosciente di non essere cosciente
sospesa nell’attesa
di riprendere forza
schiacciata dal peso dell’aria
che mi spinge dolcemente
e confonde i miei pensieri indefiniti
che potrei sviluppare se avessero senso
e cadono con me
nel vuoto di una esistenza
che non vuole più essere
come è.